Assalto portavalori a Modena, quattro arresti: il ‘commando specializzato’ in trasferta dal Foggiano
Spari di kalashnivov, esplosioni, tir incendiati sull'autostrada
Quattro uomini, tre residenti a Cerignola e uno a Foggia, sono stati arrestati in quanto ritenuti responsabili dell’assalto a un portavalori avvenuto il 14 giugno scorso, intorno alle ore 20 sull’autostrada A1 sulla corsia sud all’altezza del casello Modena Sud.
L’ASSALTO. L’azione di fuoco fu cruenta. Un commando composto da almeno 15 persone trasformò le carreggiate in uno scenario apocalittico in pochi minuti. Due auto di colore chiaro, una Giulietta e un suv, affiancarono un portavalori del Gruppo Battistolli, azienda con sede nel vicentino, che in quel momento trasportata circa 2,5milioni di euro e ne bloccarono la marcia, sparando numerosi colpi di kalashnikov. Il blindato terminò la sua corsa contro il new jersey. A quel punto tre persone intimarono alle guardie giurate di scendere continuando all’impazzata sul parabrezza e sulle fiancate. Nel frattempo, dei complici cosparsero la strada di chiodi e rapinarono diversi camion e furgoni per posizionarli di traverso sulle corsie e impedire l’arrivo delle forze dell’ordine. Furono date a fuoco anche diverse auto di privati cittadini. Nonostante l’utilizzo di motoseghe ed esplodenti, i tentativi di sfondare le fiancate non andarono a buone fine e gli occupanti rimasero all’interno del mezzo. I malviventi si diedero alla fuga da un varco aperto in precedenza sulla barriera dell’autostrada.
LE INDAGINI E GLI ARRESTI. Dalla testimonianza di una delle guardie giurate era emersa l’inflessione dialettale foggiana dei componenti del gruppo di commando per cui le indagini sono state svolte dalla polizia di Modena in collaborazione con quella di Foggia. Elemento decisivo è stato il rinvenimento di uno dei tre kalashnikov utilizzati durante il tentativo di rapina in un capannone non lontano dal luogo dell'assalto, locato dal febbraio precedente e a disposizione del commando. Quattro persone sono state arrestate anche se non tutte materialmente autrici dell’assalto. Le indagini proseguono nei confronti di altre 18 persone. Per provarne il coinvolgimento sono state effettuate perquisizioni nei loro confronti.
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