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Associazione Italiana Calciatori: domenica sciopero in Lega Pro

Ma Macalli risponde duro: "Per me si gioca, chi c'è c'è"

A sei giorni dalla prima di campionato non è ancora sicuro se domenica ci sarà il tanto atteso debutto allo Zaccheria di Agnelli & C. A rischiare di rimandare la festa dei tifosi rossoneri quest'anno, a differenza dell'anno scorso, non è un problema di agibilità dello Zaccheria ma uno sciopero dei calciatori.
SCIOPERO. Con una nota firmata dal presidente Damiano Tommasi l'AIC (Associazione Italiana Calciatori) annuncia che domenica ci sarà uno sciopero che coinvolgerà tutte le gare di Lega Pro. A scatenare la polemica è stata l'introduzione del criterio secondo il qualche vengono premiate economicamente le squadre che scendono in campo con una età media inferiore ai 25 anni per la Prima Divisione e 24 per la Seconda. La norma, a detta del sindacato dei calciatori  “è illegittima, crea discriminazioni nei confronti dei calciatori e false aspettative sui giovani, impoverendo il livello tecnico della categoria a discapito dello spettacolo e della meritocrazia”.
MACALLI NON CI STA. Dopo qualche ora arriva però arriva la risposta del presidente della Lega Pro, ente che riunisce le società, Mario Macalli che afferma: "È uno sciopero indebito. Io come presidente di Lega Pro devo far rispettare le regole. Per me il primo di settembre comincia il campionato. Chi c'è c'è', chi non c'è ne pagherà le conseguenze. È una decisione degna del peggior soviet russo, stanno affossando il calcio italiano. E' una posizione che non sta né in cielo né in terra”.
UN ACCORDO IN EXTREMIS. Al di là dei toni, peraltro molto duri, l'impressione è che lo sciopero non convenga a nessuno e che le parti cercheranno un accordo fino all'ultimo momento, magari distribuendo diversamente le risorse, ma questo lo scopriremo solo nei prossimi giorni. Tra l'altro, anche in caso di sciopero, lunedì prossimo i rappresentanti di calciatori e presidenti dovranno comunque incontrarsi nuovamente per trovare un accordo che soddisfi tutti.
A FOGGIA. Nei giorni scorsi il presidente del Foggia Calcio Davide Pelusi ha annunciato che la società rossonera, avendo un numero congruo di giovani da poter schierare titolari, potrebbe rinunciare ai contributi per l'età media (gli ultimi movimenti della rosa). Intanto, sciopero o no, Padalino sta facendo proseguire normalmente gli allenamenti della squadra, ma prima del campionato c'è da pensare all'impegno di mercoledì impegno di Coppa Italia a Caserta, dove basterà un pareggio per passare il turno.

di Redazione 


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