Il Parco Campi Diomedei sarà ultimato il 19 agosto 2023, la "scoperta" del Coordinamento delle Associazioni
Nei meri scorsi il Coordinamento delle associazioni e dei cittadini per la rinascita della città di Foggia si era più volte occupato dei Campi Diomedei, definito “una fabbrica di san Pietro di cui non si conosceva la data di fine lavori”.
LA DOMANDA. Il Coordinamento domandava: “Quanto ancora dovranno attendere i cittadini? Abbiamo o no il diritto di sapere quando saranno portati a termine i lavori di questo progetto avviato dal dicembre 2008 (14 anni fa) con un concorso internazionale vinto nel 2012 (10 anni fa) dal gruppo capitanato dal prof. Pitzalis, su suoli ceduti dalla Regione Puglia al Comune di Foggia il 19 dicembre 2015 (7 anni fa), con lavori iniziati il 28 febbraio 2018 e mai portati a termine?”.
LA DATA. Per molto tempo è mancata una risposta, poi finalmente oggi, durante un sopralluogo dell’ing. Marco Nicastro, delegato dal consiglio direttivo del Coordinamento, ha registrato che era stata finalmente esposta sul cartellone dei lavori del cantiere la sospirata data di ultimazione lavori: 19 agosto 2023. "Dopo cinque anni e mezzo dall’inizio lavori – scrivono dal Coordinamento - finalmente i cittadini di Foggia potranno fruire dopo ferragosto del parco Campi Diomedei che, quasi automaticamente, farà risalire Foggia di 7 posizioni nelle classifiche nazionali della vivibilità, grazie all’aumentato spazio verde pro capite a disposizione di ogni cittadino foggiano. Una vittoria dell’ansia di legalità, dell’impegno e della costanza inarrestabile del Coordinamento, una vittoria di tutti per la rinascita di Foggia. Un miracolo. Ma - conclude l’intervento - sarà vero?”.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.