Assolto Emanuele Nocera, aveva “esibito” sui social l’uccisione di una pecora
Gli animalisti: “andremo in appello”
“Questo individuo, insieme agli amici, una domenica come tante sgozza, scuoia, deride una povera pecora mettendo le foto sul suo profilo Facebook”.
DALLA PETIZIONE ALLA DENUNCIA. È partito tutto da qui: una petizione online pubblicata nel 2017 su Change che, in breve tempo, aveva fatto il giro del web (e non solo), ponendo l’attenzione sulla “crudeltà delle immagini” pubblicate sul profilo Facebook del diretto interessato, tale Emanuele Nocera di San Severo. Reo, secondo l’associazione animalista di Foggia, Guerrieri con la Coda, in occasione del suo compleanno, di aver esibito l’uccisione e la macellazione “in diretta” dell’animale, senza porre alcun rispetto nei suoi riguardi.
L’ASSOLUZIONE. Alla diffusione delle immagini sui social network, e all’indignazione del mondo animalista, era seguita la denuncia dell’uomo e il conseguente rinvio a giudizio, fino alla sentenza di primo grado arrivata in queste ore. Emanuele Nocera è stato assolto dal giudice perché il fatto non sussiste: una doccia fredda per le associazioni animaliste del territorio che invece, puntando sull’irrisione e la crudeltà di quella che avevano definito “un’esecuzione”, speravano in una sentenza di condanna.
“ANDREMO IN APPELLO”. “Ci dicono sempre di denunciare, denunciare…ma cosa? Se poi arriva il primo magistrato e assolve chi non ha avuto pietà di un povero essere… Oggi il mondo animalista piange ma non ci fermeremo – ha fatto sapere in un video pubblicato sui social Annarita Melfitani, leader di Guerrieri con la Coda – perché andremo in appello, non vogliamo fermarci”.
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