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Assunto al Comune a inizio dicembre, sospeso dopo un mese perchè ai domiciliari

Assunto il 6 dicembre, sospeso dal lavoro dopo poco più di un mese perchè ai domiciliari. E' quanto accaduto a un neodipendente del Comune di Foggia, che all'inizio del mese scorso aveva firmato un contratto a tempo indeterminato come Operatore Servizi con mansione di Bidello. Sesto nella graduatoria ARPAL Puglia - che prevedeva l'assunzione di 5 candidati - è poi rientrato tra gli assunti grazie alla rinuncia di due che lo precedevano.

LA VICENDA. Dopo due settimane, però, L’Ufficio Procedimenti Disciplinari dell’Ente ha acquisito l’informativa che "il dipendente in oggetto è sottoposto a procedimento penale con applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari. Il reato ascritto al dipendente - si legge nella determina - risulta commesso prima dell’assunzione, avvenuta il 6 dicembre e che lo stesso ha tempestivamente informato l’Ente sulla sussistenza di provvedimenti di rinvio a giudizio in procedimenti penali".
Il 20 dicembre al dipendente è stata notificata, mezzo @pec, la Contestazione di addebito per avvio procedimento disciplinare ed è stato contestualmente invitato a presentarsi presso l'Ufficio Procedimenti Disciplinari, per essere sentito a sua difesa, invitandolo, nell’eventualità di non presenziare, di far pervenire scritti difensivi, contenenti altresì la comunicazione dell’esito dell’udienza penale fissata per il 19 dicembre.

NESSUNA MEMORIA. Nella giornata del 12 gennaio, però, l’UPD ha "preso atto dell’assenza del dipendente, della mancata richiesta di eventuale rinvio dell’audizione e l’assenza di memorie difensive e comunicazione, seppur espressamente richiesto, degli esiti dell’udienza penale del 19 dicembre". Da qui, la sospensione dal servizio.

di Redazione 


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