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Ataf, Amica gestioni e Foggia Servizi: è un consiglio comunale "salva tutti"

Il trasporto locale in house per altri 7 anni

Il Comune di Foggia approva all'unanimità l'affidamento del servizio di trasporto pubblico locale all'Ataf per i prossimi sette anni. Il “regalo” di Natale ai 90 lavoratori attualmente alle dipendenze della storica azienda partecipata arriva direttamente dalla legge di stabilità 2014, approvata lo scorso 23 dicembre, che modifica la normativa in tema di vincoli assunzionali degli enti locali e consente al dirigente Masciello e ai revisori dei conti del comune di esprimere parere favorevole alla decisione.
 
(nella foto, l'amministratore unico Ataf Di Cecca)
L'EMENDAMENTO. La proposta di delibera, rinviata nella seduta del consiglio dello scorso 20 dicembre a causa del parere di regolarità tecnica negativo, giunge in aula accompagnata da un emendamento redatto in tutta fretta nella mattinata dalla tecnostruttura comunale che tiene conto delle disposizioni introdotte dal governo nella legge di stabilità. Ai tecnici di Palazzo di Città, per dare l'ok basta che venga specificato che resta in capo al Comune la responsabilità di “stabilire in concreto modalità e applicazione dei vincoli assunzionali” delle partecipate. In sostanza qualsiasi decisione sulle assunzioni dei lavoratori sarà subordinata alla verifica dei limiti occupazionali del Comune. Il testo finale, variato nel corso della discussione su richiesta dei socialisti e del consigliere Longo, apre anche a possibili assunzioni dei lavoratori di Amica Gestioni e di Foggia Servizi: resta solo l'indicazione della destinazione in via preliminare del budget disponibile per le assunzioni ai lavoratori Ataf.
I RICAVI DALLE STRISCE BLU. A mettere tutti d'accordo serve poi una relazione economica, redatta dall'amministratore unico Ataf Di Cecca e allegata alla delibera, in cui si dice, senza alcun accenno sulle modalità, che sino al 2022 la gestione in house con Ataf del servizio di sosta tariffata, consentirà di conseguire un utile annuale di un importo tra 1 e 2 milioni di euro. A leggere i numeri però nulla di nuovo si scorge sotto il sole. L'analisi di Di Cecca si basa su un aumento degli introiti dai parcheggi sulle “strisce blu”: da 2,8 milioni di euro di ricavi nel 2014 fino agli oltre 5milioni del 2022 con un ipotesi di aumento degli introiti del 10% negli anni 2014-2017 e di un ulteriore 5% negli anni successivi. In pratica a pagare saranno gli automobilisti e non è dato escludere un ritocco alle tariffe attuali per la sosta sulle strisce blu. Nessun accenno a politiche basate su incentivi all'utilizzo dei mezzi pubblici ma il periodo natalizio non favorisce discussioni. E' un consiglio che "salva tutti" meno forse le tasche dei cittadini.

di Redazione 


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