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L’Ataf acquista 29 autobus usati: 250mila euro per mezzi che hanno oltre 20 anni

Aggiudicati all’asta dalla Trentino Trasporti che li aveva dismessi. In Europa l’età media è 7

L’Ataf di Foggia ha acquistato all’asta dall’azienda Trentino Trasporti 29 autobus usati per un importo totale di 150mila euro a cui dovranno aggiungersi circa altri 100mila euro per lavori necessari alla manutenzione e alle pratiche per la messa su strada.

LE DICHIARAZIONI. L’azienda di trasporto pubblico urbana esulta: “Si tratta di un sospiro di sollievo, è uno dei più importanti ampliamenti del parco mezzi realizzato grazie a risorse comunali”. Nel corso di una conferenza stampa, il presidente Giandonato La Salandra ha magnificato l’acquisto sostenendo che si tratta “di un robusto potenziamento dell’azienda”, il sindaco Franco Landella, presente all’incontro, gli ha fatto eco parlando di “una bella risposta alla città”.

IL TRIPLO DEL PREZZO BASE. I dubbi sull’efficacia dell’operazione, tuttavia, restano tanti. Innanzitutto sul prezzo. I ventinove autobus acquistati sono stati posti all’asta dall’azienda trentina a un prezzo a base di 1.500 euro. A conti fatti, in pratica, Ataf ha offerto un rilancio pari a più del triplo. “Abbiamo fatto un sopralluogo e verificato la bontà dei mezzi” si è giustificato l’ing. Ciuffreda, responsabile interno dell’azienda. “Conosciamo la puntuale attività manutentiva della Trentino Trasporti”. Fatto sta che per assicurarsi i veicoli del valore complessivo di 43.500 euro se ne sono spesi 150 senza contare le spese per portarli al sud e per renderli operativi.

IL NUMERO DI MEZZI. Altro aspetto controverso è il motivo per cui acquistare così tanti mezzi. Ataf attualmente ha circa 60 autobus. Con gli attuali acquisti si arriverà a un parco macchine di circa 90 mezzi a cui l’anno prossimo si aggiungeranno ulteriori 17 veicoli, questa volta nuovi, acquisiti grazie al finanziamento di circa 5milioni di euro della Regione. Più mezzi per più corse? Niente di tutto questo a sentire i tecnici dell’azienda, piuttosto un’operazione di sicurezza tenendo presente il rischio che quasi la metà si ritrovino più giorni in officina che in strada.

MEZZI OBSOLETI. Ma c’è di più. Con questa acquisizione, il parco mezzi di Ataf, come ha trionfalmente dichiarato il presidente La Salandra è stato ampliato, di certo non si è ringiovanito. Immaginate di andare in giro per concessionari per sostituire la propria auto dopo 15 anni di onorata carriera e tornarvene a casa con una che di anni ne ha 20. È più o meno quello che è successo in Ataf. Gli autobus acquistati, infatti, sono tutti stati immatricolati a cavallo del 2000, qualcuno è persino del ‘secolo scorso’. Se la media dell’età degli autobus circolanti a Foggia attualmente è di quasi 15 anni, insomma, ora il dato sarà ancora più elevato. E pensare che in Europa l’età media degli autobus urbani circolanti è di soli 7 anni. VECCHI E INQUINANTI. Altro che svolta green, insomma, come ha provato a definirla La Salandra. Secondo il presidente Ataf “larga parte del parco macchine, potrebbe essere interessato da politiche di revamping, che consentirebbero l’accesso diretto dell’azienda ai contributi sulla green mobility”. Già ma intanto a circolare per le vie di Foggia saranno altri 29 autobus Euro 2, non per nulla esclusi per legge dai rimborsi sulle accise (un altro danno economico di almeno 100mila euro). Per non parlare poi della manutenzione necessaria. “Foggia sarà invasa di arancione” ha scherzosamente affermato l’ingegner Ciuffreda, facendo riferimento al colore dei mezzi acquisiti, uguale a quello degli storici mezzi dell’azienda. Il timore è che possa essere invasa dal grigio sbuffante dai pennacchi degli autobus.

di Michele Gramazio


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