“Questa è una lezione su come si prepara un attentato”. Una frase, un momento tratto da “Le Braci – Primo movimento”, il prossimo spettacolo in programma al Teatro dei Limoni di Foggia, questo weekend, sabato 16 e domenica 17 marzo alle ore 21 (prenotazione obbligatoria). Di scena, la compagnia "ReggimentoCarri".
UNA PROVOCAZIONE. Secondo Karlheinz Stockhausen, gli attentati dell’11 settembre del 2001 sono da intendersi come “l'opera d'arte più grande mai esistita”. Una provocazione, ovviamente, frutto del genio musicale fuori dagli schemi di un compositore tedesco tra i più apprezzati del Novecento. Ma proprio su questa linea si muove lo spettacolo scritto e diretto da Roberto Corradino, attore in scena insieme con Michele Cipriani. “Una spettacolarizzazione della realtà e il suo relativo collasso”, si legge nella sinossi de “Le Braci”, con chiari riferimenti ai temi del dirottamento, del terrore contemporaneo e, dunque, dell’attentato. Uno spettacolo nel quale la cosiddetta “quarta parete” che separa attori e pubblico, scena e platea, viene abbattuta e compromessa di continuo, in uno scambio di ruoli e attraverso una serie di quesiti che tirano dentro lo spettatore, rendendolo protagonista degli eventi. “Due figure ambigue, pensate come funzioni dell’azione, guidano il pubblico, come gli antichi corifei della tragedia, e si interrogano sul mondo. Il coro è il pubblico”.