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Il Foggia resuscita anche l'Avellino: i "lupi" vincono 2-1. Rossoneri in zona retrocessione

Non comincia bene l’avventura di Eziolino Capuano sulla panchina del Foggia, che perde anche ad Avellino e continua la sua striscia negativa. Non che si potesse pretendere tanto dall’allenatore salernitano, visto il poco tempo che ha avuto a disposizione. Ma dal Partenio-Lombardi ci si aspettava perlomeno una reazione d’orgoglio, che c’è stata solo nel finale di secondo tempo, con i nuovi entrati Zunno e Orlando che hanno prodotto occasioni e gol. Troppo tardi per una rimonta, visto che dopo 45 minuti i rossoneri erano già sotto di due reti e non erano mai stati pericolosi.

LE FORMAZIONI. Capuano sceglie il 3-4-2-1 al debutto con Perina tra i pali, difesa composta da Parodi, Carillo e Camigliano; a centrocampo Salines e Felicioli agiscono da esterni mentre in mezzo vanno Gargiulo e Tascone, in avanti Emmausso e Millico operano alle spalle di Murano. Sulla sponda biancoverde, Biancolino opta per un 4-3-1-2 con Iannarilli in porta, davanti a lui Cancellotti, Rigione, Enrici e Frascatore; il terzetto di centrocampo è formato da De Cristofaro, Palmiero e Sounas mentre in avanti D’Ausilio ispira Gori e Patierno.

PATIERNO-SHOW. Parte meglio l’Avellino con D’Ausilio che crea qualche grattacapo alla difesa rossonera. I “lupi” premono soprattutto sulla sinistra, ed è da lì che nascono i primi calci d’angolo. Su uno di questi al 19’, Sounas ha una buona occasione di testa ma manda alto. Il Foggia fa fatica a reagire e Capuano si sbraccia per indicare ai suoi di “uscire” di più dalla metà campo. Al 26’ è Perina a dire di no a un tentativo di Gori. I padroni di casa spingono e al 28’ passano: Palmiero pennella per Patierno che da solo di testa mette in rete. Ci si aspetterebbe una reazione del Foggia ma al 36’ la situazione addirittura peggiora: a metterci del suo è Perina che non trattiene un tiro innocuo di Gori e Patierno è lì come un falco, che deve solo spingere in rete la palla. Gli uomini di Capuano sono nel pallone e al 42’ Sounas per poco non trova il 3-0, negato solo dal palo su una sua conclusione deviata. Il finale di tempo suona quasi come una buona notizia per i rossoneri.

REAZIONE TARDIVA. Nella ripresa Capuano si gioca subito le carte Zunno, Orlando e Danzi. Al 54’ Murano ha un sussulto di testa, su cross di Danzi, ma manda alto. L’Avellino appare più rinunciatario e favorisce il possesso palla del Foggia, ma al 58’ le cose si complicano: Danzi viene ammonito due volte in appena 13 minuti e viene mandato negli spogliatoi. Capuano getta dentro l’ex Avellino Mazzocco per Parodi. Al 62’ Biancolino concede la standing ovation a Patierno, sostituito da Vano. I “lupi” riprendono coraggio, al cospetto dei rossoneri che appaiono sfiduciati. L’occasione buona per riaprire la gara ce l’ha Orlando che viene pescato bene da Salines su rimessa laterale ma trova uno Iannarilli straordinario a dirgli di no. L’ultimo slot Capuano se lo gioca mandando in campo Santaniello per Murano. Nell’Avellino entrano anche Liotti e Mutanda. Poco dopo, Biancolino getta nella mischia anche Redan e Benedetti. Al 90’ Zunno riapre le speranze rossonere, con una bella azione personale. Perina nel recupero evita il terzo gol su Gori. All’ultimo respiro, Orlando si libera bene dell’avversario e scarica in porta ma Iannarilli blocca. E’ l’ultima emozione, finisce in festa per l’Avellino che conquista la sua prima vittoria stagionale. Per il Foggia ci sarà un’altra notte lunga di riflessioni. La zona retrocessione è una triste realtà.
(Nicola Saracino)

di Redazione 


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