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Il Foggia prima rimonta l'Avellino, poi cade nel finale: il Pescara vince e torna a +3

Dopo otto risultati utili consecutivi, si ferma ad Avellino la corsa del Foggia che perde 3-2 al termine di una gara non bellissima ma ricca di colpi di scena e torna a -3 dal Pescara vittorioso contro la Gelbison. L’aveva ripresa, il Foggia, dopo essere andato sotto 2-0 al termine di un primo tempo in cui aveva sofferto troppo in difesa e il centrocampo non era riuscito a dare quel contributo che serviva; tutt’altra storia nella ripresa con l’ingresso di Peralta che aveva rivitalizzato l’attacco rossonero e Ogunseye, autore di una doppietta. Poi la doccia gelata finale con il gol di Di Gaudio, che ha mandato in fumo i sogni di rimonta rossonera. Somma tiene in panchina Schenetti con Odjer dal primo minuto titolare e Petermann mezz’ala; in avanti, Peralta va ancora in panchina per far posto a Iacoponi accanto a Ogunseye. In difesa, torna dal primo minuto Di Pasquale con Rutjens e Kontek davanti a Somma. Rastelli si affida al 4-3-3 con Pane tra i pali, linea difensiva formata da Ricciardi, Moretti, Benedetti e Tito; a centrocampo D’Angelo, Casarini, Mazzocco con Russo, Marconi e Trotta in avanti.

FOGGIA KO. Dopo 9 minuti padroni di casa in vantaggio: Marconi coglie la traversa su colpo di testa, si avventa D’Angelo che è più preciso e fa 1-0. Il gol dà linfa agli irpini con D’Angelo che all’11’ fa ancora traballare la difesa ospite e Thiam deve metterci una pezza. Poco dopo, è Tito con una botta dalla distanza a impegnare il portierone rossonero. Il Foggia prova a ragionare e fa incetta di corner che non producono però occasioni concrete. L’Avellino si affida ai contropiede grazie anche alla velocità dei due esterni, come al 28’ quando Russo trova bene Marconi ma l’attaccante manda a lato. Iacoponi si fa vedere solo al 35’ quando conclude debolmente su calcio d’angolo ma poco dopo i “lupi” hanno l’occasione per raddoppiare: errore di valutazione della difesa rossonera, Marconi elude il fuorigioco e se ne va ma, davanti a Thiam, manda a lato. Il Foggia non punge e al 46’ l’Avellino raddoppia: Mazzocco è preciso nel cross per Marconi che buca Thiam di testa e fa 2-0.

LA REAZIONE. Nella ripresa Somma prova a mettere una marcia in più ai suoi, inserendo Peralta per Frigerio. Il Foggia spinge di più in attacco con Ogunseye che viene servito meglio rispetto al primo tempo. Proprio il “9” rossonero al 59’ la riapre, dopo essere stato ben servito da Peralta. Rastelli toglie D’Angelo per Matera, ma ora è tutta un’altra partita. Al 61’ Costa vede Petermann dal limite dell’area che non ci pensa due volte e calcia verso la porta di Pane che si supera e mette in corner. L’Avellino prova a non farsi schiacciare nella sua metà campo ma il Foggia ora ha la spinta psicologica giusta per rendersi pericoloso. Al 71’ ancora Petermann mette i brividi a Pane con un tiro da fuori che non va lontano dalla porta. Il Foggia c’è e al 72’ pareggia: Iacoponi viene atterrato in area, per l’arbitro è rigore che Ogunseye trasforma. Somma manda in campo anche Bjarkason per Garattoni mentre Rastelli inserisce Di Gaudio per Trotta e Maisto per Mazzocco. L’Avellino ha una reazione d’orgoglio ma non abbastanza da impensierire Thiam. Gli animi si scaldano in panchina e ne fa le spese Rastelli che viene cacciato dall’arbitro per proteste. All’88’ il Foggia è a un passo dal sorpasso: Petermann tutto solo davanti a Pane si fa respingere il tiro, si avventa Ogunseye a botta sicura ma Benedetti è miracoloso ed evita il 2 a 3. La gara si fa avvincente, l’Avellino si getta in avanti con la forza della disperazione e al 91’ passa: Di Gaudio è abile a sfruttare una sponda sul secondo palo da corner e batte Thiam da due passi. Somma si gioca anche la carta Battimelli per Odjer e inserisce anche Markic ma non c’è più nulla da fare. Finisce in festa per gli irpini, per il Foggia servirà rimettersi subito in carreggiata, a partire da mercoledì contro il Monopoli, per non perdere il treno terzo posto.

di Saracino Nicola


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