Baby gang, l'allarme dell'Ordine degli psicologi: "Serve la nostra figura a scuola, dopo la pandemia disagio cresciuto a dismisura"
“Occorre un'azione preventiva strutturata e unificata che parta da una cooperazione tra istituzioni, politica, famiglia e scuola, in stretta collaborazione con gli psicologi”. È il commento del commissario straordinario dell’Ordine degli Psicologi della Regione Puglia, Giuseppe Luigi Palma, in riferimento al rapporto di “Transcrime” sul fenomeno delle gang giovanili in Italia.
LA SCUOLA. Dalla mappatura, che mostra le diverse caratteristiche di baby gang e la loro presenza sul territorio, si evince, infatti, che il fenomeno è in crescita in Puglia. Negli ultimi anni, complice la pandemia da Covid, sono tornate prepotentemente al vertice delle emergenze sociali forme di marginalità e di povertà educative, strettamente connesse a fenomeni di devianza e di criminalità. Sono all’ordine del giorno episodi di prepotenze e rabbia selvaggia che coinvolgono ragazzi sempre più giovani. “Il disagio psicologico dopo la pandemia, soprattutto tra i più giovani, è cresciuto a dismisura” spiega Palma. Per l’ordine professionale pugliese l’unica arma a disposizione è la prevenzione. “È necessario – conclude il commissario – prevedere la figura dello psicologo nelle scuole, offrendo agli studenti spazi di ascolto e confronto con professionisti psicologi, al fine di individuare, intercettare nei giovani segnali che celano un disagio".
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