Rischio abusivismo: l'allarme del WWF e del Centro Studi Naturalistici
Dopo lo stop del Comitato Tecnico del Parco Nazionale del Gargano alla costruzione di un villaggio turistico nella piana di Calenella, uno dei fiori all'occhiello del Promontorio oltre che una delle zone maggiormente danneggiate dall'alluvione della scorsa estate, in opposizione a quanto invece previsto dalla pianificazione urbanistica di Vico del Gargano, i cittadini dell'area in oggetto segnalano un nuovo, imminente pericolo. A raccogliere le segnalazioni, e a diffonderle, il WWF e il Centro Studi Naturalistici di Foggia.
MEZZI PESANTI AL LAVORO: CI SONO LE FOTO. Le due Associazioni infatti, fanno sapere tramite comunicato ufficiale, si sono rivolte al Parco del Gargano e al Coordinamento Territoriale per l'Ambiente del Corpo Forestale dello Stato di Monte Sant'Angelo per indicare lavori di scavo e movimento terra, con impiego di macchine adatte allo scopo, allegando alla denuncia una ampia documentazione fotografica. In questa, pertanto, sono evidenti le immagini riguardanti mezzi pesanti i quali, come confermano gli stessi cittadini, preoccupati da un eventuale nuovo caso di abusivismo edilizio o, peggio che mai, dall'ennesima “concessione allegra” in un'area fortemente sottoposta a vincoli ambientali, sono stati colti nel corso di una serie di interventi di lavoro, muovendosi a ridosso della spiaggia.
VINCOLI AMBIENTALI E “ALTA PERICOLOSITA' IDRAULICA”. L'intervento, fanno sapere dal WWF Foggia, è nelle vicinanze di un'area di sosta camper, anch'essa oggetto di segnalazione in quanto è da verificare se possiede le necessarie autorizzazioni. Nell'esposto inoltrato poi, si evidenzia che, oltre a far parte del Parco Nazionale del Gargano, sull'area risultano presenti i vincoli: Rete Natura 2000, Paesaggistico, Piano Tutela delle Acque, Piano Assetto Idrogeologico (PAI), Vincolo idrogeologico. In particolare è stato segnalato che l'area di sosta camper è collocata in area “ad alta pericolosità idraulica” (come molte altre strutture interessate dall'alluvione del settembre 2014). La richiesta è quella di “intervenire con urgenza per effettuare i necessari controlli e reprimere gli abusi eventualmente accertati, fermando se necessario i lavori in atto”.
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