Baia Zaiana e la "tradizione" dei botti: e se ne facessimo serenamente a meno?
Accade alle 14, per la "gioia" di cani e bagnanti
Con o senza pienone, è sempre la più bella. O comunque tra le più belle del Gargano, a seconda dei gusti. Di certo la più blasonata e reclamizzata di Peschici e dintorni, come confermano le indicazioni (manifestini non proprio legali affissi sul ciglio stradale) che portano a lei già ad altezza Rodi. E avrebbe ancora quella fama di "paradiso fricchettone", tutta rispetto della natura e gioventù, se non fosse per una sedicente tradizione che sarebbe il caso di smantellare. O, quanto meno, discutere: i fuochi pirotecnici.
OGNI SANTA DOMENICA. Già, perché baia Zaiana ha un problema (in realtà più di uno, come già documentavamo nel 2013: VEDI VIDEO) e questo problema è annunciato, e poi eseguito, con tanto di entusiasmo (piuttosto unilaterale, a ben guardare), ogni santa domenica (e non solo) estiva. Da giugno a settembre, infatti, l'unico lido presente sulla paradisiaca spiaggia incavata tra San Nicola e Manaccora, "regala alle ore 14 il tradizionale spettacolo dei fuochi pirotecnici". È lo staff del lido a richiamare l'attenzione degli astanti e a creare l'attesa per qualcosa di cui molti - e basta sentire i pochi applausi finali - farebbero volentieri a meno.
"GLI AMICI A QUATTRO ZAMPE". Intanto, i fuochi pirotecnici - ammesso che siano apprezzabili in un contesto siffatto - non sono affatto fuochi pirotecnici, bensì semplici botti. Petardi, tric e trac, razzetti che per diversi minuti rumoreggiano senza creare alcuno spettacolo visivo - d'altronde, sono esplosi in un orario diurno. E poi, come anticipano gli stessi organizzatori nei ripetuti annunci domenicali, rappresentano un pericolo per "gli amici a quattro zampe - come dicono - che è opportuno tenere al guinzaglio per evitare che si spaventino troppo". Difficile evitarlo, visto il proverbiale terrore di cani e gatti verso qualsiasi tipo di botto, tanto che quando va in scena questa presunta tradizione, cani e padroni di cani vivono momenti a dir poco spiacevoli, non senza guaiti e lamentele - e poi, siamo sicuri che sia una tradizione? Da quanto dura? Perché i più vecchi frequentatori della baia proprio non la ricordano...
I RESTI DEI BOTTI IN MARE. E l'ambiente? Ossia, il mare cristallino di Zaiana? Già, perché detti botti hanno luogo in mare, nei pressi delle rocce che chiudono la baia, proprio di fronte ai frequentatori del lido e del vicino ristorante sotto la grotta. E il risultato è sotto gli occhi dei bagnanti, anzi tra loro, perché i resti dei cosiddetti fuochi - cartoncini, cartacce e scorie esplosive - finiscono ovviamente in acqua.
DUE DUBBI. Infine, un dubbio. Anzi due. Primo, di natura tecnica: siamo sicuri che sia legale fare esplodere petardi a pochi metri dalle rocce che, com'è noto, sul Gargano costituiscono anche un pericolo, viste le reti di protezione poste a salvaguardia dei bagnanti? Perché più d'uno, durante questa baracconata, ha avvertito su di sé la caduta di piccole pietruzze. E secondo, di natura estetica: non è che niente niente questa cosa dei botti in mare nella più bella e naturalistica delle spiagge garganiche sia, come direbbe Fantozzi, "una cagata pazzesca"?
LE MANI IN TASCA. Ché forse, tante volte, per preservare un posto meraviglioso che la natura ci ha messo sotto i piedi - e verso cui non abbiamo alcun merito - basta veramente poco. Per esempio: stare fermi. Tenere le mani in tasca e goderselo, quel posto. Semplicemente. Per i botti poi, c'è sempre lo stadio...
(ALESSANDRO GALANO)
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