E’ partito il doposcuola per i ragazzi del quartiere che fa riferimento alla Parrocchia di Santo Stefano Primo Martire di Foggia. Bambini che frequentano le elementari, italiani, neo ed extracomunitari, che non trovano adeguato supporto in famiglia sia perché i genitori sono impegnati col lavoro, sia perché di madrelingua diversa.
L’AUSER. L’iniziativa è frutto della collaborazione tra l’AUSER Volontariato Foggia. che mette a disposizione i propri volontari per aiutare i ragazzi nei compiti, e la Parrocchia che ospita nei propri locali. "Nel salone parrocchiale Don Antonio Martino - fanno sapere gli organizzatori - banchi, sedie e cattedra, come a scuola, ma nessuno ha preso posto dietro la cattedra ch’è rimasta deserta, si è preferito stare nei banchi e fra i banchi, vicino ai ragazzi, come avrebbero fatto i loro genitori a casa, se mai sul tavolo della cucina".
I BAMBINI. Già nove ragazzi, maschi e femmine, di classi diverse, dalla prima alla quinta elementare, e un paio di sorelline/fratellini più piccoli, andranno a scuola il prossimo anno, da far giocare e disegnare. Prevale la presenza di bambini stranieri: pachistani e tunisini, il tam tam ha funzionato, e se continua com’è prevedibile, gli spazi ci sono, ma avremo bisogno di aiuto.
TOGLIERE I BAMBINI DALLA STRADA. "Niente cattedra e qualcosa in più dei compiti a casa - scrivono i volontari - secondo le necessità e le carenze che si rilevano. Non è tutto: levare i bambini dalla strada, farli socializzare ed integrare, questo aggiunto ad una buona istruzione di base che già a scuola ricevono contribuirà a formare bravi, onesti e capaci italiani del futuro provenienti da un quartiere dove le vecchie povertà si sommano alle nuove. Al prossimo incontro Mohammed porterà il flauto, ha detto che conosce il Sol e il La, qualcosa combineremo certamente. Sarà solo l’inizio".