Bandierine, cortei e memoria: Foggia celebra la “Festa del tricolore”
Le bandiere sono state già issate. Per il corteo, però, c’è da attendere ancora qualche ora: domenica 13 marzo, infatti, a Foggia verrà celebrata la Festa del Tricolore, organizzata dalla sezione cittadina dell’Associazione Nazionale Bersaglieri con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Foggia e il sostegno dell’Assessorato alla Cultura.
IL RIFERIMENTO. I Bersaglieri di Foggia hanno scelto marzo come mese delle celebrazioni per ricordare un episodio storico: il riferimento esplicito fatto da Carlo Alberto il 23 marzo 1848 parlando alle popolazioni del Lombardo Veneto, quando disse: “Per dimostrare con segni esteriori il sentimento dell’unione italiana vogliamo che le nostre truppe (…) portino lo Scudo dei Savoia sovrapposto alla bandiera tricolore italiana”.
IL PERCORSO. Domenica, dunque, a partire dalle 10, i Bersaglieri e i simpatizzanti sfileranno per le vie cittadine seguendo il seguente percorso: piazza Maria Grazia Barone, piazza Libertà (dove verrà deposta una corona d’alloro al cippo celebrativo del Bersagliere), corso Roma, piazzale Italia (dove si terrà un’altra deposizione di corona d’alloro davanti al Monumento ai Caduti), piazza Cavour, corso Vittorio Emanuele, corso Garibaldi, piazza XX Settembre, corso Cairoli, con parata finale su piazza Umberto Giordano.
LE BANDIERINE. Ai bambini presenti verranno regalate delle bandierine tricolori, mentre tutta la manifestazione sarà animata da due fanfare dei Bersaglieri: la Fanfara Militare del VII Reggimento e la Fanfara di Orsara di Puglia. Alla manifestazione prenderanno parte autorità civili e militari, che rivolgeranno messaggi di saluto ai partecipanti, prima di concludere con un concerto tenuto dalle due Fanfare.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.