Con Mibact, Puglia prima tra le Regioni del Sud. Premiata Foggia con "Io sono Gargano"
Sono ben sette i progetti pugliesi ammessi dal Ministero dei beni culturali al bando Mibact che ha messo in palio 5,6 milioni di stanziamenti per consentire la realizzazione di strutture, organizzazioni e iniziative volte a migliorare l’appeal turistico delle città con determinati requisiti. Questo risultato ha permesso alla Puglia di essere prima tra le Regioni del meridione, con progetti che coinvolgono anche comuni aggregati come nel caso del progetto “Io sono Gargano” che è quello che ha ottenuto lo stanziamento per la provincia di Foggia (gli altri sono a Lecce, Bari e Taranto con Bari come protagonista per numero di progetti approvati).
L'UNIONE TRA COMUNI. Un risultato che è stato molto ben accolto dalla giunta regionale, così come si comprende dalle parole dell’assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone, che ha voluto evidenziare l’importanza della scelta di organizzarsi e aggregarsi, con una collaborazione che è iniziata ancor prima di mettere mano alla fase di realizzazione. Nel progetto “Io sono Gargano” sono coinvolti 20 comuni in tutto tra i quali San Severo, Monte Sant’Angelo, Rodi Garganico, e San Nicandro Garganico. “Lavorare sull'aggregazione di Comuni per aree omogenee dal punto di vista territoriale – ha affermato l'assessore - si è rivelata una scelta vincente. Una prova di elaborazione strutturata che ha visto i territori dell'intera Puglia misurarsi con un reale processo partecipato di ideazione e progettazione centrato su una forte 'governance' istituzionale, sul partenariato pubblico-privato e sull'esigenza di far procedere di pari passo gli interventi infrastrutturali con modalità di gestione integrata e sostenibile. L'assistenza fornita dalla Regione Puglia nella fase di delimitazione delle aggregazioni e di individuazione dei nodi programmatici ha premiato".
IL CONTROLLO. Ora partirà la fase di monitoraggio, altrettanto importante anche per dare il forte segnale del sapiente e onesto impiego che verrà fatto dei fondi ottenuti, considerate anche le difficoltà di trovare stanziamenti altrove, persino da investitori stranieri che preferiscono investire in azioni o in altri Paesi piuttosto che farsi coinvolgere dalla macchina burocratica italiana (approfondimento su http://societaoffshore.org/investire-azioni).
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