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La marijuana buona? Cresce libera e felice, al sole della Daunia

Si chiama BioCBD e coltiva canapa light

“Un esempio di genuinità e spirito di iniziativa pugliese”. Parola di BioCBD, rivenditore specializzato di canapa light diventato, nel giro di un paio di anni, tra le aziende più conosciute del sud Italia, forte di una produzione di marijuana legale nata e cresciuta proprio al sole della Capitanata.

“L’ALLEGRA COMBRICCOLA PUGLIESE”. In poco tempo, infatti, “l’allegra combriccola pugliese”, come si autodefinisce nel “chi siamo” pubblicato sul sito internet, ha dato vita, tra i Monti Dauni e il Gargano, ad una piccola, grande filiera autoctona: piccola per dimensioni (anche se forse ancora per poco, stando alla costante crescita del marchio), ma grande per ambizione e qualità di proposta, assecondata da un’idea di sviluppo “libera dalle mafie” con al centro una delle “coltivazioni più antiche ma anche più innovative del momento: la Canapa Sativa Industriale”.

UN CBD ALTISSIMO. Già, perché sarà anche diventato di moda fare uso di erba che “non sballa”, ma farlo con prodotti di qualità è ben altra cosa. La “foggianissima” BioCBD, pertanto, restando nei rigidi limiti di legge per quanto concerne la percentuale di THC (il principio attivo considerato illegale), grazie alle proprie coltivazioni biologiche e a un’attenta selezione delle infiorescenze, riesce a garantire livelli di CBD altissimi e, naturalmente, assolutamente legali. Per chi ancora non lo sapesse, va precisato che il CBD è il cannabidiolo, ossia il metabolita presente nella canapa sativa: il lato “buono” e terapeutico (è anche un antiinfiammatorio) della cara, vecchia marijuana.

IL SOLE DELLA DAUNIA. Skunk, Orange, Karma, Cheese: sul negozio online di BioCBD si ritrova la stessa nomenklatura con cui è diventata famosa la cannabis nella cultura underground, ma addomesticata per coloro i quali ne gradiscono soltanto le sue proprietà più benefiche e “pacifiche”, dal sapore, al profumo sino ai suoi aspetti più rilassanti. Un’offerta arricchita anche da prodotti alimentari biologici e sempre a base di canapa e che, ultimamente, sta attirando non solo i singoli appassionati ma anche rivenditori al dettaglio di cannabis light sparsi su tutto il territorio nazionale, con qualche richiesta persino dall’estero. A conferma del fatto che il sole della Daunia non ha nulla da invidiare a quello dei Caraibi, anche quando si parla di marijuana.

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di Redazione 


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