Accusa i “giornalini locali”, rassicura i dipendenti – “L’azienda ce la ricompriamo noi” – e denuncia la classe politica, “sorda alle nostre richieste”. Stefano Montagano si difende contrattaccando. La notizia è infatti che la Bio Ecoagrim è stata messa all’asta. La ditta, in sostanza, è in vendita.
LA "ROTTAMAZIONE". “L'azienda non è finita all'asta per fallimento o per debiti – spiega il candidato sindaco - come qualcuno vuole falsamente far credere. La messa in vendita alle 'Aste giudiziarie' dell'azienda è stata voluta dalla mia famiglia e annunciata ai lucerini in una conferenza stampa del 5 gennaio 2012 quando dopo l'ennesimo sequestro la famiglia Montagano constata la sordità delle istituzioni locali ha annunciato di voler chiudere e trasferirsi a Termoli e di conseguenza 'rottamare' l’azienda lucerina”. Il trasferimento, però, sarebbe - stando a quanto dice Montagano - un’alternativa ora evitata. “I lavoratori e i lucerini – continua Stefano Montagano – ora, possono stare tranquilli perché la questione è completamente cambiata da quando a ottobre del 2012 abbiamo ottenuto la riapertura dei cancelli sottoposta al sequestro a condizione che si procedeva a chiudere ed aspirare l’intera zona maturazione. Questa ulteriore e inutile modifica di copertura e aspirazione, è già costato alla mia famiglia 3 milioni di euro, cifre che non avremmo certo speso se avessimo voluto continuare a procedere alla sua rottamazione”.
I MECCANISMI INPRENDITORIALI. Una situazione, quindi, che Montagano prova a riportare sui binari puramente imprenditoriali, che a suo giudizio si chiuderà con il riacquisto dell’immobile alla scadenza del 16 luglio 2014. “Non ci aspettiamo che da chi fino ad oggi – conclude Montagano – non è riuscito a creare alcuna occasione di sviluppo per la città vengano capiti semplici meccanismi imprenditoriali. Ma siamo certi che gli elettori sapranno valutare al meglio le strumentalizzazioni di chi oggi teme di perdere la poltrona utilizzando a proprio piacimento questi “giornalini” locali".
I 500 POSTI DI LAVORO. Infine, la promessa dal sapore elettorale, per opporsi alla "scossa" delle ultime ore: "Noi abbiamo sempre mantenuto i nostri impegni e siamo pronti a creare da subito 500 nuovi posti di lavoro nella BioEcoagrim. Se la classe politica lucerina fosse stata seria ed interessata al benessere dei propri cittadini ci avrebbe consentito di creare già dal 2011 questi nuovi posti di lavoro, ma andava di moda più essere contrari all'impianto e fare comizi in piazza che pensare al benessere dei cittadini. Ma ci ha pensato la magistratura a darci ragione, facendo però perdere a 500 famiglie il reddito di un anno di lavoro”.