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Bizzotto protagonista del gran finale del Foggia Festival Sport Story: Premio alla Carriera

“Manifestazione unica nel suo genere”

La decima edizione del Foggia Festival Sport Story, intitolata simbolicamente “10”, si è conclusa mercoledì 10 dicembre nella sala “Rosa del Vento” della Fondazione dei Monti Uniti di Foggia, con una serata intensa, partecipata ed emotivamente ricca, dedicata a una delle voci più autorevoli del giornalismo sportivo italiano: Stefano Bizzotto, telecronista Rai e firma storica del racconto calcistico nazionale, inviato di lunga esperienza internazionale — con all’attivo otto Mondiali di calcio, sette Europei, sette Olimpiadi estive e sette Olimpiadi invernali —, insignito del Premio alla Carriera 2025.

CALORE DEL PUBBLICO. Accolto dal pubblico con grande calore, Bizzotto si è detto colpito e profondamente commosso dall’attenzione ricevuta, dalla suggestiva performance teatrale della Piccola Compagnia Impertinente e dalla motivazione del riconoscimento conferitogli dalla Fondazione dei Monti Uniti. Per celebrare il premio, il giornalista ha presentato il suo ultimo libro, “Storia del mondo in 12 partite di calcio” (Il Saggiatore), dialogando con il collega Pino Autunno, autore di un’intervista brillante e molto apprezzata.

LE STORIE. Nel corso del confronto, Bizzotto ha rievocato alcuni episodi emblematici in cui il calcio ha incrociato i momenti più significativi della storia del Novecento e della contemporaneità: dalla vicenda di Matthias Sindelar, il “Mozart del pallone”, stella, capitano e cuore pulsante della nazionale austriaca degli anni '30 soprannominata "Wunderteam" (la Squadra delle Meraviglie), che rifiutò di giocare per la Germania nazista e morì misteriosamente nel 1939, al goal “mancato” di Benito Lorenzi, detto “Veleno”, evocato sullo sfondo della tragedia di Superga; dalla partita fantasma tra Cile e Unione Sovietica ai tempi della dittatura di Pinochet, fino al drammatico confronto tra Dinamo Zagabria e Stella Rossa, mai disputato a causa dei gravissimi incidenti del 13 maggio 1990, mentre la Jugoslavia si avviava alla dissoluzione. Un viaggio tra sport e storia che il pubblico ha seguito con grande coinvolgimento.

LA CONSEGNA DEI LIBRI. La serata ha offerto anche l’occasione per rinnovare il sostegno alla promozione della cultura sportiva: il presidente della Fondazione, Filippo Santigliano, ha consegnato alla direttrice del Polo Biblio-Museale di Foggia, Gabriella Berardi, i nuovi volumi destinati al fondo di letteratura sportiva istituito presso la Biblioteca “La Magna Capitana”. La direttrice Berardi ha ringraziato la Fondazione per il contributo concreto alla città, sottolineando la sensibilità e la continuità dell’impegno dimostrato.

FESTIVAL UNICO NEL SUO GENERE. Nel suo intervento conclusivo, il presidente Santigliano ha espresso piena soddisfazione per la riuscita dell’edizione 2025, per il forte riscontro di pubblico e per il ruolo crescente che la Fondazione continua a svolgere nella promozione della lettura e dei libri, in questo caso dedicati alla narrazione sportiva. Ha inoltre ringraziato i “past president” presenti in sala per aver creduto nel progetto fin dalla sua nascita, e i partner della manifestazione — Piccola Compagnia Impertinente e Ubik Foggia — per il loro contributo “determinante alla riuscita di un festival che resta unico nel suo genere”.

di Redazione 


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