Sud, Sud, Sud. Questa la parola chiave della mattinata di oggi, in occasione dell'inaugurazione del nuovo Polo Biomedico della Facoltà di Medicina di Foggia, presto punto di riferimento per gli studenti di Capitanata. Ricerca, innovazione, investimenti: termini importanti dunque, ma tutti da coniugare con il Meridione, almeno stando a quanto detto dalle due cariche istituzionali intervenute questa mattina, così rivendicando il ruolo di una terra – in questo caso la Capitanata – che ha saputo fare da sé, e bene, per una volta. Nel video, parlano la Presidente della Camera Laura Boldrini e il Governatore della Puglia Nichi Vendola. Presenti, questa mattina, anche il sindaco di Foggia Gianni Mongelli e il commissario provinciale Fabio Costantini.
“FOGGIA E' UN ESEMPIO”. A margine della conferenza che si è tenuta nell'Aula Magna dell’Università, nella sua sede di Via Caggese – che ha aperto i lavori prima del taglio del nastro vero e proprio dal plesso di Via Napoli – la Presidente della Camera ha parlato degli indirizzi da seguire, spronando l'ormai ex rettore Giuliano Volpe a “perseguitare ancora di più il Governatore Vendola” dal punto di vista dell'ottenimento dei finanziamenti utili a rinnovare il sistema universitario di Capitanata. Dal canto proprio, il Presidente della Regione ha voluto sottolineare quanto fatto durante il proprio mandato, in un momento storico che di fatto, a livello statale, ha penalizzato fortemente gli investimenti nella ricerca e nell'ampliamento dell'offerta universitaria. “Foggia è un esempio di quanto abbiamo fatto – ha detto il Governatore – scongelando scongelando risorse e non inaugurando opere destinate a rimanere incompiute, ma inaugurando opere che da domani sono a disposizione dei diritti delle persone”.
UNA RIVOLUZIONE SOCIALE. Interessante la relazione del rettore Giuliano Volpe, incentrata sui buoni risultati raggiunti durante il proprio mandato rettorale – con tanto di dati alla mano – e anche, l'osservazione è d'obbligo, in una chiave più ampia e dalle sfumature più manifestamente politiche, considerato il suo annuncio di candidarsi alle prossime elezioni comunali. In tal senso, da personalità vicina, per amicizia e formazione, al Governatore Vendola, Volpe ha parlato di “difesa del modello universitario italiano, ispirato ad ideali di democrazia e qualità, evitando di inseguire e scimmiottare sistemi dal taglio americano che poco si attagliano alla realtà nazionale”. A conferma di questa dichiarazione, Giuliano Volpe ha citato proprio le percentuali dell'Ateneo foggiano, le quali parlano di un'utenza letteralmente “figlia della classe operaia” (circa il 34% degli studenti provengono da questo ceto sociale, un numero di molto superiore al livello nazionale). Inoltre, oltre l'80% dei laureati di Foggia sarebbero figli di genitori non laureati: “Una vera rivoluzione sociale” a dire del rettore uscente il quale, ormai oltre il guado, non ha mancato di concludere il suo brillante intervento con una provocazione, forse rivolta anche alla stessa Boldrini: “Quando vedremo un partito politico fare barricate e minacciare la crisi di Governo per l'ottenimento di fondi per la ricerca e per l'università?”.
Sud, Sud, Sud. Questa la parola chiave della mattinata di oggi, in occasione dell'inaugurazione del nuovo Polo Biomedico della Facoltà di Medicina di Foggia, presto punto di riferimento per gli studenti di Capitanata. Ricerca, innovazione, investimenti: termini importanti dunque, ma tutti da coniugare con il Meridione, almeno stando a quanto detto dalle due cariche istituzionali intervenute questa mattina, così rivendicando il ruolo di una terra – in questo caso la Capitanata – che ha saputo fare da sé, e bene, per una volta. Nel video, parlano la Presidente della Camera Laura Boldrini e il Governatore della Puglia Nichi Vendola. Presenti, questa mattina, anche il sindaco di Foggia Gianni Mongelli e il commissario provinciale Fabio Costantini.
“FOGGIA E' UN ESEMPIO”. A margine della conferenza che si è tenuta nell'Aula Magna dell’Università, nella sua sede di Via Caggese – che ha aperto i lavori prima del taglio del nastro vero e proprio dal plesso di Via Napoli – la Presidente della Camera ha parlato degli indirizzi da seguire, spronando l'ormai ex rettore Giuliano Volpe a “perseguitare ancora di più il Governatore Vendola” dal punto di vista dell'ottenimento dei finanziamenti utili a rinnovare il sistema universitario di Capitanata. Dal canto proprio, il Presidente della Regione ha voluto sottolineare quanto fatto durante il proprio mandato, in un momento storico che di fatto, a livello statale, ha penalizzato fortemente gli investimenti nella ricerca e nell'ampliamento dell'offerta universitaria. “Foggia è un esempio di quanto abbiamo fatto – ha detto il Governatore – scongelando scongelando risorse e non inaugurando opere destinate a rimanere incompiute, ma inaugurando opere che da domani sono a disposizione dei diritti delle persone”.
UNA RIVOLUZIONE SOCIALE. Interessante la relazione del rettore Giuliano Volpe, incentrata sui buoni risultati raggiunti durante il proprio mandato rettorale – con tanto di dati alla mano – e anche, l'osservazione è d'obbligo, in una chiave più ampia e dalle sfumature più manifestamente politiche, considerato il suo annuncio di candidarsi alle prossime elezioni comunali. In tal senso, da personalità vicina, per amicizia e formazione, al Governatore Vendola, Volpe ha parlato di “difesa del modello universitario italiano, ispirato ad ideali di democrazia e qualità, evitando di inseguire e scimmiottare sistemi dal taglio americano che poco si attagliano alla realtà nazionale”. A conferma di questa dichiarazione, Giuliano Volpe ha citato proprio le percentuali dell'Ateneo foggiano, le quali parlano di un'utenza letteralmente “figlia della classe operaia” (circa il 34% degli studenti provengono da questo ceto sociale, un numero di molto superiore al livello nazionale). Inoltre, oltre l'80% dei laureati di Foggia sarebbero figli di genitori non laureati: “Una vera rivoluzione sociale” a dire del rettore uscente il quale, ormai oltre il guado, non ha mancato di concludere il suo brillante intervento con una provocazione, forse rivolta anche alla stessa Boldrini: “Quando vedremo un partito politico fare barricate e minacciare la crisi di Governo per l'ottenimento di fondi per la ricerca e per l'università?”.
IL TAGLIO DEL NASTRO. Alle ore 13.00 poi, la nuova sede del Polo Biomedico in Via Napoli è finalmente pronta a dare il benvenuto alla Presidente della Camera, Laura Boldrini. L’ingresso è gremito; il tappeto rosso si fa strada lungo il viale principale costeggiato da due grandi aiuole. Il nastro tricolore impacchetta questo nuovo regalo per la città di Foggia. Si intravedono i corridoi appena nati e le stanze ancora vuote di questo edificio che, secondo previsioni ottimistiche, sarà aperto alle attività vere e proprio entro la fine dell’anno in corso. Dopo pochi minuti, il nastro viene tagliato dalla Presidente sulle note dell’inno di Mameli. Gli applausi della folla fanno da sottofondo alle parole della giovane Maria Antonietta Borrelli, studentessa della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Foggia, classificatasi prima ai test del 2010, che ha avuto l’onore di poggiare la prima pietra dell’edificio. Seguono la benedizione dell’Arcivescovo Monsignor Francesco Pio Tamburrino e l’esposizione dell’epigrafe commemorativa.
IL TAGLIO DEL NASTRO. Alle ore 13.00 poi, la nuova sede del Polo Biomedico in Via Napoli è finalmente pronta a dare il benvenuto alla Presidente della Camera, Laura Boldrini. L’ingresso è gremito; il tappeto rosso si fa strada lungo il viale principale costeggiato da due grandi aiuole. Il nastro tricolore impacchetta questo nuovo regalo per la città di Foggia. Si intravedono i corridoi appena nati e le stanze ancora vuote di questo edificio che, secondo previsioni ottimistiche, sarà aperto alle attività vere e proprio entro la fine dell’anno in corso. Dopo pochi minuti, il nastro viene tagliato dalla Presidente sulle note dell’inno di Mameli. Gli applausi della folla fanno da sottofondo alle parole della giovane Maria Antonietta Borrelli, studentessa della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Foggia, classificatasi prima ai test del 2010, che ha avuto l’onore di poggiare la prima pietra dell’edificio. Seguono la benedizione dell’Arcivescovo Monsignor Francesco Pio Tamburrino e l’esposizione dell’epigrafe commemorativa.