Rincari bollette, per l'Adoc i conti non tornano: "Tutelare le fasce più deboli"
Redditi bassi e disoccupati i più colpiti dai nuovi interventi
Ormai in Italia è uno degli argomenti più discusso. Riguarda i 200 milioni di oneri che le aziende di distribuzioni di energia elettrica non avrebbero riscosso a causa della morosità delle aziende di vendita andrebbero e che andrebbero a gravare, secondo l’ADOC ( Associazione difesa orientamento consumatori), sulle tasche dei cittadini che hanno sempre pagato e, in particolar modo, sulle fasce economiche più deboli.
LE STIME. Secondo i calcoli dell’ADOC, il costo a carico degli utenti, se venisse considerato fisso, ammonterebbe a circa 5 euro per utenza, considerando la suddivisione dei 200 milioni di euro tra i 35 milioni di utenze presenti in Italia, con un “salasso” considerevole per le seconde case. Qualora, invece, lo stesso costo fosse legato ai consumi, le maggiori spese graverebbero sulle imprese. La protesta dei consumatori, però, non si basa solamente sull’importo ma soprattutto sulle politiche che si sono succedute dal 2016.
TARIFFA PROGRESSIVA. L’ ADOC denuncia soprattutto l’introduzione della tariffa progressiva che, senza alcun criterio di gradualità, avrebbe prodotto un importante danno economico alle famiglie italiane. Il principio della tassa progressiva è quello secondo il quale più consumi meno paghi dato che, come fa sapere l’associazione a tutela dei consumatori,“le famiglie che consumano meno di 2700 kwh annui, pagano almeno 30 euro in più di quanto spendevano prima dell’introduzione della nuova tassa mentre chi consuma 1800 kwh annui ha subito un rincaro di 64 euro annuali. Solo chi consuma più di 4400 kwh ha ottenuto un risparmio”.
I PIU’ DEBOLI. Secondo l’ADOC, “andava assolutamente evitato un passaggio traumatico dall’attuale al nuovo sistema, tutelando al contempo le categorie più deboli, come le famiglie numerose, chi ha redditi bassi o medio-bassi, chi si trova in condizione temporanee di disagio economico, come cassaintegrati e disoccupati. Così invece non è avvenuto e adesso le famiglie ne pagano le conseguenze”. Per questo viene richiesto dall’associazione maggiore riguardo dalle nuove forze politiche verso le fasce più deboli della popolazione sempre più oggetto di aumenti e rincari.
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