Bomba a San Severo: l'ordigno piazzato nell'agenzia del figlio di Sarto, l'uomo scomparso da dieci giorni
La bomba, ma non solo. Dietro all’ordigno rudimentale, imbottito di chiodi, fatto esplodere la scorsa notte davanti a un'agenzia di scommesse a San Severo, c’è l’intreccio con la vicenda di Marco Sarto, il 40enne misteriosamente scomparso dall’1 giugno, che si teme sia stato vittima della cosiddetta “lupara bianca” (un omicidio che prevede l'occultamento del corpo dell'assassinato).
L’ORDIGNO. L’agenzia bersaglio dell’esplosione è infatti gestita dal figlio di Sarto: lo scoppio ha divelto la saracinesca dell'attività commerciale lesionando anche una parte del marciapiede. Diversi i danni provocati dai chiodi, che si sono conficcati anche sulle vetrine di negozi adiacenti all'agenzia di scommesse, e sulle automobili in sosta nella zona. Indagini sono in corso per risalire ai responsabili dell'intimidazione.
(Nella foto, Marco Sarto. L’immagine è stata diffusa dai Carabinieri affinché chiunque abbia notizie possa rivolgersi alle forze dell’ordine).
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