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Bomba all’agenzia Piano Casa di San Severo, l’autore arrestato dai Carabinieri

La notte del 17 settembre 2020, alle 03:42 un boato ha svegliato i residenti della zona di Via Checchia Rispoli di San Severo: un potente ordigno artigianale aveva devastato l’agenzia immobiliare Piano Casa, filiale Tecnocasa, al civico 58.

IL VIDEO. Le indagini condotte dai Carabinieri di San Severo, in particolare l’esame dei filmati dalle telecamere degli esercizi commerciali e degli istituti di credito della zona, ha permesso agli investigatori di concentrare lo sforzo investigativo, sin da subito, su di un noto pregiudicato sanseverese. L’analisi dei video ha consentito infatti di individuare un uomo travisato allontanarsi di corsa nelle vie limitrofe al luogo dell’evento, e poi di notare un’autovettura che, a fari spenti, è stata parcheggiata qualche minuto prima dell’accensione della miccia dell’esplosivo e poi si è allontanata poco prima della deflagrazione. Le successive immagini dei sistemi di video sorveglianza acquisite dai militari dell’Arma, hanno permesso agli investigatori di ottenere la targa dell’autovettura utilizzata dall’attentatore e di appurare che il veicolo, sebbene intestato ad un soggetto residente fuori regione e completamente estraneo ai fatti, fosse invece utilizzato da un soggetto sicuramente residente a San Severo, in considerazione dei frequenti passaggi registrati dalle telecamere della città.

LE TELEFONATE. Sono iniziati così una serie di controlli durante i quali nel corso di una notte  l’autovettura è stata individuata. Intanto il titolare della filiale Tecnocasa interessata dall’esplosione ha ricevuto una telefonata estorsiva nel corso della quale l’interlocutore lo ha minacciato dicendogli “prepara 50.000 Euro, altrimenti la prossima volta sarà sotto casa tua”. A quel punto gli inquirenti hanno avuto la certezza che si trattava di un’estorsione, confermata in una successiva telefonata durante la quale è stato intimato alla vittima“di fare il bravo” e di affrettarsi.
L’individuazione dell’autovettura e del soggetto che l’aveva ha permesso ai Carabinieri di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico di un pregiudicato, originario e residente a San Severo. A suffragare la tesi dei militari dell’Arma è stato il dato analitico prodotto dalla perizia fonica richiesta ai Carabinieri del Reparto Investigazioni Scientifiche (R.I.S.) di Roma che, a seguito della comparazione tra la voce dell’utilizzatore dell’autovettura sospetta e quella del soggetto che aveva effettuato la telefonata estorsiva, ha fornito un giudizio di elevata compatibilità ed omogeneità tra le due voci.

L’ARRESTO. Sulla scorta degli elementi raccolti dagli investigatori, coordinanti dalla competente Procura della Repubblica, il 9 febbraio 2021 il G.I.P. del Tribunale di Foggia, ritenendo sussistenti gravi indizi di colpevolezza per i reati di detenzione e porto di materiale esplodente e di tentata estorsione continuata, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell’indagato. La sera del 12 febbraio 2021 i Carabinieri hanno proceduto all’arresto e alla traduzione alla Casa Circondariale di Foggia del 46enne pregiudicato sanseverese V.V.

di Redazione 


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