Stampa questa pagina

Bomba corso Garibaldi, il titolare del locale: "Serve ottimismo, per Foggia c'è speranza"

Parla Leonardo Pillo, ancora scosso dalla vicenda

Contattato telefonicamente poche ore fa da Foggia Città Aperta, era ancora abbastanza scosso e un po' spaurito (a giudicare dalla sua voce), Leonardo Pillo, titolare dei locali dove verrà inaugurato il prossimo mese, nel periodo pre-natalizio, il suo nuovo ristorante, "Leonardo in Centro": quei locali, a due passi dal Comune, che prima ospitavano la pizzeria "Fratelli la Bufala" e che ora sono in via di ristrutturazione, ieri sera sono stati oggetto del secondo attentato dinamitardo molto probabilmente a scopo estorsivo nelle ultime 48 orea Foggia e che, proprio come quello immediatamente precedente, ha divelto una serranda dell'esercizio commerciale.
PILLO: "BISOGNA ANDARE AVANTI CON OTTIMISMO". Leonardo Pillo è chef noto a Foggia per via della sua attività ai fornelli del Mirage Village. E' conosciuto, inoltre, perché figlio della proprietaria del ristorante "Pompeo": insomma la ristorazione è nel suo dna e si avvia (tutto sommato con ottimismo, nonostante l'attentato subìto) a praticarla in proprio (insieme ad una socia) con il nascituro ristorante "Leonardo in Centro". Ecco perché non ha voluto rilasciare alcun commento sull'episodio di ieri se non un pensiero di buon auspicio per il suo futuro e per quello della città tutta: "Preferisco non commentare l'episodio di ieri sera, anche perché il mio ristorante sarà già al centro di mille attenzioni, se non altro per la posizione in cui sorgerà, per cui preferisco non aggiungere altra 'carne a fuoco'. Per accertare cosa sia realmente successo e chi siano i responsabili esistono le istituzioni e gli organi preposti. Io - conclude Pillo - voglio solo dire che non bisogna rassegnarsi allo stato di cose attuali, ma, al contrario, pensare che Foggia è fatta anche di molta gente onesta, bisogna pensare alla parte sana della città per farsi forza e avere il coraggio di andare avanti guardando al futuro con speranza e ottimismo".
"MAI RICEVUTE RICHIESTE DI PIZZO". Sulle motivazioni all'origine della bomba, Pillo (così come ha fatto il titolare del negozio 'Romano', anche lui vittima, lunedì pomeriggio, di una bomba estorsiva al suo esercizio in viale Michelangelo) ha detto e ribadito di non aver mai ricevuto richieste di pizzo e che, proprio per questo, l'ordigno piazzato al suo futuro negozio ha rappresentato una infausta sorpresa anche per lui. Ora vuole solo continuare i lavori di ristrutturazione del suo locale per raggiungere la tanto agognata inaugurazione.
LA STRANA DINAMICA DEL RACKET FOGGIANO. Al di là della speranza mista a sgomento di Pillo resta da capire (seguendo anche le dichiarazioni di molti degli esercenti foggiani vittime di intimidazioni) questa strana dinamica del racket del capoluogo dauno, che prima piazza le bombe e poi chiede il pizzo, e non viceversa, come logica vorrebbe. Anche se parlare di logica, quando si parla di mafia, può essere sempre molto pericoloso.

di Redazione 


 COMMENTI
  •  reload