Bomba alla Pizzeria mia, c’è “racket delle mozzarelle”: è buffo ma non fa ridere per niente
È stata ribattezzata ‘l’estorsione delle mozzarelle’, perché il presunto responsabile dell’azione delittuosa pretendeva che acquistassero le mozzarelle per le pizze da un caseificio di suoi amici; quando le vittime si sono rifiutate ha fatto scoppiare una bomba davanti alla loro pizzeria.
L’ARRESTO. A scoprirlo sono stati gli agenti della Squadra mobile della questura di Foggia, coordinati dalla locale Procura, che hanno arrestato Luciano Cupo, pregiudicato di 44 anni, ritenuto responsabile di estorsione, detenzione e porto di ordigno esplosivo e danneggiamento. Secondo gli investigatori sarebbe stato lui a collocare la bomba che la notte dell’1 aprile scorso danneggiò la pizzeria Mia di via Guido Dorso a Foggia.
LE MINACCE. Le indagini degli agenti hanno consentito di appurare che Cupo qualche mese prima aveva minacciato i proprietari del locale imponendo dove acquistare le mozzarelle. Impauriti dalle minacce, i proprietari dell’esercizio commerciale cedettero al ricatto ma solo per qualche settimana, perché poi cominciarono a rifornirsi di nuovo dal loro abituale rifornitore. Cupo, secondo gli inquirenti, ricominciò a minacciare i proprietari della pizzeria, dicendo loro che avrebbero fatto la fine di altre pizzerie che avevano subito attentati dinamitardi.
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