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Bomba al ristorante 'Leonardo in centro', il titolare: "Non mi lascerò fermare"

Intanto aspetta l'installazione delle videocamere di sorveglianza

 
Due intimidazioni ricevute in pochi mesi, la prima quando ancora non vi era stata l'apertura del suo ristorante, la seconda domenica scorsa nelle prime ore della mattino: lo scoppio di una bomba (l'ennesima in città) ha completamente divelto una della saracinesche del locale. Leonardo Pillo, però, non si scompone.

"NON MI LASCERO' FERMARE". Il giorno dopo l'attentato ritroviamo il titolare in cucina, nella sua divisa da chef, lì dove da anni lavora, prima da dipendente nel ristorante dei genitori, poi da titolare del 'Leonardo in centro'. “Vado avanti”” ci dice senza esitazioni Leonardo Pillo, anticipando le nostre domande. “Anche se si tratta del secondo attentato, non mi lascerò fermare. Resto a Foggia e invito tutti coloro che abbiano voglia di investire a non lasciare la nostra città”. Il pensiero corre subito ai suoi dipendenti: “Sono orgoglioso di aver messo su questa attività e di poter dare lavoro a sette persone tutte regolarmente assunte: è anche per loro che non mi tirerò indietro”.

"NON SONO MILIARDARIO". Il giovane ristoratore conferma di non aver mai ricevuto richieste estorsive e di non avere idea del motivo per cui si siano verificati tali attentati. Di una cosa, in particolare, non si capacita: “Davvero pensano che io abbia miliardi? Quest'attività è frutto di grossi sacrifici ed è già difficile far quadrare i conti. Diciamo che se pensano abbia chissà quanti soldi da parte, hanno completamente sbagliato persona".

GLI EVENTI. La solidarietà che da più parti gli è stata mostrata gli ha fatto piacere. Nello stesso giorno in cui arriva a Foggia il procuratore antimafia Gratteri, si tiene l'Aperitivo della Legalità, organizzato dalla Fondazione Apulia Felix e spostato alle ore 20 nella speranza di poter invitare all'appuntamento il magistrato che vive sotto scorta. Giovedì, poi, saranno i ragazzi a riempire il ristorante su Corso Garibaldi per la “Pizza della legalità”, evento lanciato dal Forum dei giovani e dall'associazione studentesta Area Nuova. “Tutto questo affetto aiuta a non essere demoralizzati e a non lasciarsi andare alle preoccupazioni”.

LE VIDEOCAMERE. Il sorriso, che nonostante tutto campeggia sempre sul suo viso scompare solo per un attimo, quando uno dei suoi dipendenti si lamenta sulla questione relativa alle videocamere di sorveglianza di proprietà del Comune: “Cosa aspettano ad attivarle? Ce n'è una piazzata proprio in zona, sarebbe sicuramente servita da deterrente, peccato sia inutilizzata”. Leonardo Pillo annuisce e poi afferma: “Conto sia mantenuta la promessa che è stata fatta dalle istituzioni”. LEGGI: "Grande fratello" anticriminalità, a Foggia 66 videocamere)


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di Michele Gramazio


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