Dopo la bomba di venerdì sera, anche il rettore dell’Università di Foggia, Giuliano Volpe interviene sulla questione relativa alla costituzione di una associazione antiracket a Foggia. “A pochi giorni dalla bella e riuscita manifestazione organizzata nell’anniversario dell’uccisione di Giovanni Panunzio – spiega Volpe in una nota - il racket ha fatto sentire la sua voce facendo esplodere una bomba in un negozio gestito da commercianti cinesi. È un pessimo segnale al quale bisogna reagire presto con forza e determinazione. Non è più, dunque, rinviabile la costituzione a Foggia della Associazione Antiracket ‘Giovanni Panunzio’, come tutti hanno affermato con forza nell’incontro del 6 novembre, da Tano Grasso a Daniela Marcone, dal Prefetto al Procuratore Antimafia e al Procuratore della Repubblica, e a tutti gli altri partecipanti, e come ha rilanciato il Presidente della Fondazione Antiusura Buon Samaritano all’indomani dell’esplosione.
INIZIATIVA DAL BASSO. Anche l’Università – evidenzia il rettore - sosterrà in tutti i modi questa iniziativa, come ogni altra azione per l’affermazione della legalità, contro le mafie, la violenza. Si auspica che l’Associazione parta dal basso, per iniziativa dei commercianti e degli imprenditori, con il sostegno delle Istituzioni, delle Organizzazioni di categoria, del Sindacato, della società civile. È soprattutto necessario reagire al rischio dell’indifferenza, dell'afasia e della paura, con il pieno coinvolgimento di tutte le forze sane della città.