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Borgo Mezzanone: “Non è stato il mare”, un libro sull’umanità di chi parte per una vita migliore

Dal buio del mare ai deserti infuocati, dalle frontiere invalicabili ai sogni infranti, ogni pagina del “Non è stato il mare – Né a Cutro. Né altrove. Né prima. Né dopo” racconta l’umanità profonda di chi parte per una vita migliore: corpi senza nome, senza storia, ma con un dolore che ci appartiene. «Sono storie di persone che ce l’hanno fatta, di chi dopo tanto dolore ha trovato un luogo in cui vivere ed essere accolto. Dobbiamo aiutare chi soffre, perché è in atto un processo di deumanizzazione molto potente, invece dovremmo coinvolgere le nostre energie verso la salvaguardia della vita umana. Senza vita umana non c’è speranza, non c’è futuro, non c’è nulla». Antonella Maggi è così intervenuta ieri pomeriggio a Borgo Mezzanone nella Sala San Camillo De Lellis presso la Parrocchia di Santa Maria del Grano nel presentare “Non è stato il mare”, il libro che ha scritto a quattro mani insieme a Maurizio Moscara. Lo hanno presentato in occasione delle iniziative organizzate per la “Giornata Mondiale del Rifugiato" da Medtraining, Arci Comitato Provinciale di Foggia, Mondo Nuovo, Kaleidos, SocialService, Oltre la rete di imprese, che insieme a diversi enti, associazioni e realtà del territorio, hanno stilato una serie di eventi per favorire occasioni di riflessione e conoscenza sul tema dei rifugiati, di chi è costretto a lasciare il proprio Paese a causa di guerre, violenze, persecuzioni. Come la presentazione del volume edito da edizioni la meridiana che diventa una testimonianza, un grido, un impegno di chi non ha più voce per raccontarsi.

IL VOLUME. «Il libro parte dal presupposto che fino a quando ci sarà un solo giusto, e ci sarà sempre, ci sarà speranza. Tante persone non si arrendano a quello che sta accadendo, a quello che è accaduto a Cutro e dopo il decreto varato dal Governo italiano che è punitivo nei confronti delle persone che partono da altri Paesi» ha detto Moscara. Il libro è infatti dedicato alle 94 vittime di quell’immane tragedia, avvenuta il 26 febbraio 2023, in cui persero la vita anche 34 bambini, a seguito del naufragio di un'imbarcazione al largo della costa di Cutro, in Calabria. Il caicco, partito dalla Turchia, si è spezzato a pochi metri dalla riva, e le autorità erano state avvisate della sua presenza ma non sono intervenute per il soccorso.

GLI ENTI LOCALI. La presentazione del volume a Borgo Mezzanone è stata fortemente voluta dal sindaco di Manfredonia Domenico la Marca intervenuto all’inizio, ricordando le «responsabilità degli enti locali chiamati ad attivare tutte le politiche culturali e sociali per favorire accoglienza ed inclusione dei cittadini migranti, come nel caso del progetto SAI – Sistema di Accoglienza e Integrazione promosso dal Comune di Manfredonia ed attivo da più di vent’anni, primo nella provincia di Foggia a sperimentare questa forma di accoglienza che si prende carico della persona in ogni aspetto». Per Carmine Spagnuolo, presidente della cooperativa Medtraining, «mantenere viva la comunità vuol dire creare le condizioni affinché le persone possano incontrarsi e stare insieme, come nel caso di Borgo Mezzanone, crocevia e immagini di un futuro possibile, dove si esprimono forze che partono da lontano».

di Redazione 


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