Botte e minacce per estorcere denaro al guardiano del parcheggio: due arresti
La vicenda a Margherita di Savoia a novembre 2019
Sostenevano di aver trovato forato lo pneumatico dell’autovettura parcheggiata, pretendendo di ottenere la somma di 110 euro a titolo di risarcimento del danno patito. Risale al 13 novembre 2019 la vicenda che portò all'aggressione fisica e verbale di un addetto alla custodia di un parcheggio sito a
Margherita di Savoia, picchiato da tre persone a lui note, che si erano
introdotte nel gabbiotto posto all’ingresso del parcheggio. Il proprietario dell’auto, un 43enne già noto ai carabinieri, per rafforzare la sua pretesa, minacciò il custode, dicendogli che se
non avesse versato la cifra richiesta avrebbe messo una bomba al parcheggio. Nel gabbiotto
entrarono anche un 30enne, anche lui noto alle forze dell’ordine, e un 17enne. Il
proprietario dell’auto aggredì verbalmente la vittima, sferrandogli calci, pugni e schiaffi e
colpendola in volto con una mazza da baseball; il 30enne, invece, brandendo un coltello di grosse
dimensioni, lo minacciò dicendogli “Ti squarto”, “Ti faccio licenziare e ti brucio la macchina”. I tre,
insieme a un quarto uomo che non prese parte all’aggressione, si dileguarono a bordo di una
autovettura.
GLI ARRESTI. Le indagini avviate dai Carabinieri di Margherita di Savoia e dirette dalla
Procura della Repubblica di Foggia, hanno consentito in breve tempo, anche grazie alla visione
delle immagini della telecamera di sorveglianza, di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico
degli indagati. Nei confronti del 43enne e del 30enne, il Gip del Tribunale di Foggia, accogliendo la
richiesta avanzata dalla locale Procura della Repubblica, ha emesso una ordinanza di custodia
cautelare agli arresti domiciliari, ritenendoli responsabili del reato di tentata estorsione aggravata in
concorso. Dopo le formalità di rito, il 30enne è stato sottoposto ai domiciliari nella sua abitazione.
Nei confronti del 43enne, proprietario dell’autovettura, l’ordinanza è stata notificata in carcere,
dove lo stesso si trovava ristretto per altri motivi.
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