Le rivelazioni di Bruno Longo ‘inguaiano’ Landella: "Nel 2017 altra tangente per la pubblica illuminazione e Tonti diede 100mila euro"
Il quadro indiziario di colpevolezza di Franco Landella non è stato scalfito dalle dichiarazioni rese nel corso degli interrogatori di garanzia e, anzi, secondo il gip Antonio Sicuranza, le accuse nei suoi confronti risultano arricchite da ulteriori elementi riferiti in Procura da Bruno Longo.
LE RIVELAZIONI DI BRUNO LONGO. Per comprendere meglio quanto riportato dal giudice delle indagini preliminari nel provvedimento con cui sono state mitigate le misure cautelari nei confronti dell’ex sindaco e degli ex consiglieri comunali Antonio Capotosto e Dario Iacovangelo, occorre fare un piccolo passo indietro. È venerdì 28 maggio 2021. Bruno Longo è in Procura per essere ascoltato dai pubblici ministeri in qualità di indagato, in presenza del suo difensore di fiducia. L’ex consigliere comunale di Forza Italia, già nel marzo scorso, nell’ambito dell’inchiesta che lo riguarda - ‘Nuvola d’oro’ – ha ammesso di aver intascato tangenti dall’imprenditore molisano Massimo Palange. In questa occasione, tuttavia, gli viene chiesto di riferire quanto sa rispetto agli episodi contestati a Landella. E le sue sommarie informazioni testimoniali sono ritenute meritevoli dagli inquirenti.
"SITIE IMPIANTI HA PAGATO NEL 2017". In primo luogo l’episodio della tentata concussione. Luca Azzariti ha registrato una conversazione avvenuta nel marzo 2020 con Franco Landella nel corso della quale si parla dell’affidamento del servizio di pubblica illuminazione: un mega affare da 53milioni di euro per il quale, secondo il procuratore della Gi. One Spa, l’ex sindaco si spinse a citofonare fin sotto casa sua per chiedergli una tangente prima di 500mila euro e poi di 300mila euro. Ma è un altro aspetto che gli inquirenti stanno approfondendo. Secondo il racconto di Azzariti, per indicare il prezzo della tangente in 500mila euro, Franco Landella fece un gesto con la mano in orizzontale: come a dire la metà. Di quale valore? Si tratterebbe di una precedente tangente da un milione di euro che venne richiesta tra il 2016 e il 2017 al rappresentante della Sitie Impianti Industriali spa, Andrea Pinotti. che stava trattando all’epoca il project financing sulla pubblica illuminazione. Interrogato lo scorso 11 maggio, il manager ha confermato la richiesta di tangente: gli fu prospettata dal compianto ingegner Bruno, nel suo ufficio nei pressi del municipio di Foggia, alla presenza anche dell’intermediario Michele De Carlo e del responsabile tecnico dell’impresa: “L’ingegner Bruno mi disse che si poteva certo portare a realizzazione questo progetto (sulla pubblica illuminazione ndr) ma c’era da mettere a disposizione del denaro al sindaco o far lavorare le aziende da lui indicate. Mi disse che si trattava di denaro da destinare al sindaco e al suo gruppo. La cifra era vicina al milione”. Ebbene, qualche giorno fa, come detto il 28 maggio, Bruno Longo ha ulteriormente confermato l’episodio della tangente del 2017. Davanti ai pubblici ministeri ha affermato di averlo appreso da Michele De Carlo, che secondo il racconto di Andrea Pinotti era presente all’incontro dall’ingegner Bruno. Ma Longo aggiunge un particolare importante. Questa tangente non fu solo richiesta ma “effettivamente versata nella mani del suocero dell’ex sindaco", ora deceduto.
"TONTI VERSO' 100MILA EURO". Bruno Longo ha fornito precisazioni anche sull’altro capo di accusa che pende su Franco Landella: quello per corruzione legato alla tangente che sarebbe stata pagata da Paolo Tonti. La procura, sulla scorta delle intercettazioni e delle dichiarazioni di Leonardo Iaccarino ha quantificato prudenzialmente in 32mila euro l’importo versato dall’imprenditore. Secondo Bruno Longo l’importo è assolutamente superiore: a lui risulta sia stata di 100mila euro. Chi ha ricevuto le ulteriori somme? Ci sono altri coinvolti? Sono diversi i motivi per cui le indagini della procura si stanno facendo sempre più serrate.
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