Brutale aggressione nel centro di Lucera: “Voleva uccidere, chi ha visto collabori”
L'appello dell'avvocato D'Apollo
Una brutale aggressione che per poco non si è tramutata in tragedia. È quello che denuncia l’avvocato Luca D’Apollo, ricostruendo quanto accaduto nel salotto buono di Lucera nella mattina del 31 luglio, intorno alle 12.30.
LA VICENDA. Secondo l’avvocato D’Apollo – che ricostruisce la vicenda del suo assistito – un 41enne lucerino avrebbe aggredito con un oggetto metallico, forse la testa di un martello, un 37enne anch’egli lucerino, che passeggiava in piazza Duomo. Alla base del gesto ci sarebbe una “questione d’onore”, con l’aggressore che voleva vendicarsi di quella che ritiene una relazione tra il 37enne e sua moglie, da cui però si starebbe separando.
QUARANTA PUNTI. L’uomo avrebbe aspettato i due in una via laterale e colpito la vittima dell’aggressione, con un primo colpo alla testa - provocando un'immediata fuoriuscita di sangue -, a cui avrebbe fatto seguito una serie ripetuta di colpi al cranio. Trasportato ai Riuniti di Foggia per osservazioni e Tac, il 37enne è stato sottoposto a un delicato intervento al cranio con innesto di placca metallica e oltre 40 punti di sutura. “Voleva ucciderlo – ribadisce l’avvocato – ed è per questo che la nostra è una querela per tentato omicidio. Fortunatamente alcuni commercianti della zona, hanno aiutato la vittima con dei panni evitando ulteriore fuoriuscita di sangue. Se l’aggressione fosse accaduta in una zona periferica, forse il mio assistito sarebbe morto”.
LE IMMAGINI. Sulla vicenda stanno indagando i Carabinieri di Lucera che hanno acquisito le immagini delle telecamere di sicurezza di alcuni esercizi commerciali di piazza Duomo e quelle che regolano gli accessi del traffico nella ztl del Comune.
LA COLLABORAZIONE. “L’identità dell’aggressore ormai è nota – spiega D’Apollo - e un paio di giorni si è recato spontaneamente dalle forze dell’ordine. Noi però chiediamo ora la collaborazione della cittadinanza: chiunque fosse a conoscenza di fatti o circostanze utili per le indagini o abbia assistito all'aggressione collabori con i carabinieri al fine di accertare tutti i punti ancora non chiari di questa vicenda”.
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