Dieci anni di Amarillo 34: è il 'compleanno' del beershop di via Dante, "Paradiso e Inferno" dei bevitori
"Ha aperto un luogo che può essere il Paradiso o l'Inferno". Quelle poche parole, pronunciate all'inaugurazione da chi sarebbe diventato poi tra i più assidui clienti, restano attuali anche a distanza di anni. E rappresentano la recensione migliore e ideale di un locale che ha contribuito a rivoluzionare il modo di bere (e fare) birra a Foggia. Amarillo 34 compie dieci anni. È dal 20 aprile 2013, infatti, che il beershop di via Dante (e qui il richiamo al Paradiso e Inferno acquista ulteriore valore) rappresenta un Eden per gli estimatori del luppolo e al contempo un Diavolo tentatore, complice la vasta offerta di bottiglie provenienti da tutto il mondo e, da un po’, con la presenza di ‘fusti’ di birra artigianale.
LA ZONA. Nato per essere principalmente ‘rivenditore’, il beershop si è però ben presto affermato – e poi consolidato – come uno dei principali locali della movida del centro: ha infatti contribuito a rivitalizzare una zona come via Dante, poi divenuta addirittura pedonale nel weekend per garantire tavolini all’aperto ai vari locali presenti nell’area.
LA STORIA. La “rivoluzione” del titolare Edoardo Bardin ha poi coinvolto e contagiato numerosi pub e ristoranti di Foggia, che hanno cominciato a proporre nel proprio menu non solo le tradizionali ‘spine’ ma bottiglie di birre artigianali, diventate ormai una moda. Ma tra sottobicchieri utilizzati dai clienti come post-it, cartoni volanti in smodati mercoledì sera, infinite vigilie di Natale, è soprattutto in quel piccolo covo di via Dante che ‘Amarillo 34’ ha scritto un pezzo di storia dei locali foggiani. E, come ogni storia che si rispetti, porta con sé anche una leggenda: quella narrata da Amarillo è la prossima apertura di un locale, di fianco. Per ora, si continua a brindare al civico 42: in alto i boccali, buon 10° compleanno.
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