Il Natale degli arbitri foggiani: l'Aia fa festa, tra bilanci e ambizioni
Un brindisi e una cena, per vivere un momento di festa assieme, lontani dal terreno di gioco. Gli arbitri della sezione Aia di Foggia hanno celebrato il tradizionale appuntamento con la ‘Festa di Natale’, in una serata conviviale approfittando della pausa dei campionati.
LA FESTA. Il ruolo di padrone di casa è spettato al presidente della sezione, Antonello Di Paola, affiancato dagli organi tecnici sezionali, da Sergio Roca ad Antonio Vinella, da Massimo Ardito al responsabile degli osservatori arbitrali, Giuseppe D’Antuono. “Essere associati Aia non vuol dire indossare la divisa solo la domenica – ha commentato Di Paola con i colleghi - ma vuol dire essere arbitri nel profondo del cuore e condividere valori importanti. Oggi si riunisce la nostra famiglia per raccontarsi ed amarsi sempre più, come dimostra la gioia e l'entusiamo nella nostra sezione, che oggi conta più di duecento associati”.
IL BILANCIO POSITIVO. La serata è stata anche utile per un bilancio di inizio stagione: “Siamo molto soddisfatti per come è andata la prima parte dei campionati – ha evidenziato Di Paola -, sia a livello provinciale che per i nostri rappresentanti in A e B, senza dimenticare le nostre nuove leve che si stanno facendo valere in tutte le categorie”. E allora, in alto i calici per gli arbitri foggiani.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.