L'assessore Cangelli a gamba tesa contro Felleca e Pelusi: "Da loro nessuna garanzia, solo la Pintus ha fornito documenti"
“Sono passate diverse settimane da quando, a nome dell’Amministrazione, abbiamo sollecitato gli attuali soci del Calcio Foggia 1920 a fornirci la documentazione bancaria necessaria a poter richiedere l’iscrizione alla Lega Pro in caso di un eventuale ed auspicato ripescaggio. Ad oggi, solo la socia Maria Assunta Pintus ha fornito copia di questa documentazione, con una lettera di referenze bancarie proveniente dall’Istituto Intesa San Paolo s.p.a., mentre, da una parte, il socio Roberto Felleca si è limitato a fornire un report patrimoniale rilasciato da Allianz Bank, per la gran parte collegato a investimenti di tipo assicurativo, che non ha nulla a che vedere con i documenti richiesti dalla federazione, e dall’altra, il socio Davide Pelusi non ha addirittura fornito alcun tipo di documentazione".
IL COMUNICATO. L'assessore al contenzioso del Comune di Foggia, Sergio Cangelli, entra a gamba tesa nella diatriba in corso all'interno della compagine sociale del Calcio Foggia e, in una nota diramata alla stampa, da un lato ‘tira le orecchie’ e sollecita Roberto Felleca e Davide Pelusi a mostrare al Comune le garanzie patrimoniali necessarie per un eventuale ripescaggio, dall'altra lancia una pietra a favore di Maria Assunta Pintus chiamata in causa a livello personale, in maniera assolutamente irrituale.
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IL SOLLECITO. "Quando abbiamo fatto questa richiesta - scrive l'assessore - eravamo convinti che tutti i destinatari della stessa sapessero quale fosse la documentazione necessaria per il ripescaggio, il cui elenco è contenuto nel “Regolamento sull’acquisizione di partecipazioni societarie” emanato nel 2019 dalla F.I.G.C. Tra questi documenti – prova a spiegare Cangelli - vi è la dichiarazione di almeno un istituto di credito di primaria importanza che attesti, per ciascun socio con quota superiore al 10%, la capacità di sostenere i costi medi della categoria di appartenenza. A questo punto dobbiamo prendere atto che, qualora fossimo ammessi al ripescaggio, solo uno degli attuali soci, ovvero Maria Assunta Pintus, avrebbe le capacità finanziarie per iscrivere la squadra alla Lega Pro e sostenerne i relativi costi, con tutti i rischi che una situazione di questo tipo comporta. E’ necessario, quindi, che gli altri soci facciano capire una volta per tutte alla città e ai tifosi quali siano i loro effettivi programmi e con quali risorse intendano portarli avanti, perché solo così potranno pretendere ed ottenere la fiducia di una piazza che ha già dovuto subire troppe delusioni”.
IL DUBBIO. Pur a voler condividere l’attenzione che il Comune sta ponendo alle questioni societarie della squadra di calcio della città, resta il dubbio del motivo per cui il tenore del comunicato pone l’accento sulla figura di Maria Assunta Pintus e riporta (volutamente?) inesattezze. A presentare le referenze bancarie al comune di Foggia, infatti, non è stata la socia (?) Pintus semplicemente perché socia non è. A farlo è stata, invece, la società da lei amministrata, la Map Consulting srl, comproprietaria con Felleca della Corporate Investments Group. Ora chiunque bazzichi con una certa frequenza gli istituti bancari non può sottacere il fatto che per una persona giuridica (come è la società Map Consulting srl) è decisamente più ‘semplice’ ottenere la documentazione in questione. Diverso è il caso in cui le referenze devono essere rilasciate a una persona fisica. Tralasciare questo ‘piccolo particolare’ è dunque quanto meno inesatto. Se poi la Pintus è la persona che si è schierata pubblicamente a favore della Fondazione il quadro diventa ancora più complesso
LA FONDAZIONE. Intanto, Sergio Cangelli ritorna a caldeggiare proprio la costituzione della Fondazione Foggia. “Nel frattempo – scrive - il Comune di Foggia, coadiuvato da un pool di professionisti, sta preparando la documentazione necessaria per la costituzione di una Fondazione, che dovrebbe avvenire entro la fine del mese. Contrariamente a quanto erroneamente sostenuto da qualcuno, la Fondazione non avrà tra i suoi scopi quello di acquisire partecipazioni societarie, ma quello, a nostro avviso ancora più importante, di fornire ai tifosi e all’imprenditoria locale, uno strumento stabile e duraturo per sostenere il calcio e più in generale lo sport foggiano, attraverso il potenziamento dell’impiantistica sportiva e dell’attività sportiva di base. E’ un progetto in cui crediamo molto, che vuole rappresentare la continuità e la foggianità in un settore spesso condizionato da avvicendamenti di natura societaria, che impediscono di fatto la realizzazione di programmi a lungo termine”.
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