Calcio Foggia 1920, dopo la contestazione l'appello ai tifosi: "Commessi errori e chiediamo scusa, ma ora tutti compatti"
“Il Calcio Foggia 1920, nelle sue componenti societarie e tecniche, ribadendo quanto di buon fatto fino a questo momento, riconosce anche che sono stati commessi degli errori di cui si scusa, esprimendo il proprio impegno per far sì che gli stessi non vengano ripetuti in futuro”. Una nota ufficiale dell’Area Comunicazione per cercare di rasserenare l’ambiente. Dopo la contestazione di domenica allo Zaccheria, il Calcio Foggia 1920 si rivolge direttamente ai propri supporter, ammettendo responsabilità e ringraziando “la nostra tifoseria nella sua totalità per gli stimoli, l’aiuto e il costante supporto dato auspicando che, da qui in avanti, ci sia un’ancor maggiore unità di intenti fra tutti, stampa compresa, nel rispetto delle differenze di opinioni e vedute, impegnandoci a calibrare ancor di più toni e termini”.
L’IMPRESA. “Poter affrontare la parte cruciale della stagione agonistica compatti – conclude la nota - di certo darà nuova forza ed energie, aumentando le probabilità di arrivare il più lontano ed in alto possibile nella classifica, pur sempre nella consapevolezza che la difficilissima impresa spetta al Calcio Foggia 1920, preferibilmente con tutti i tifosi al suo fianco”.
IL POST DI FELLECA. Intanto, anche sui social ci si divide tra contestatori e fedelissimi della società. E lo stesso presidente Felleca ha condiviso sul proprio profilo personale un post del gruppo “Io sto con Felleca” in cui si riprende la classifica dell’ultimo Campionato di Serie D del Foggia, giunto quinto in classifica e poi ripescato. Con un messaggio finale eloquente: “Per tutti quelli che hanno dimenticato”.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.