Zauri promuove il gruppo: “Ho trovato grande disponibilità ma non sono uno psicologo. Il Crotone? Non sarà decisiva”
Arriva il Crotone e per il Foggia di Zauri la sfida di domani, sabato 30 novembre (ore 15) allo Zaccheria, sa di esame di conferma per quanto buono fatto finora.
LA PARTITA. Sette punti in tre partite con solo un gol subito raccontano di una squadra che pare aver ritrovato compattezza. Ma guai ad abbassare la guardia, considerato che i rossoneri stazionano ancora nelle zone basse della classifica. “Siamo contenti per aver fatto un piccolo passo in avanti ma io ragiono in ottica di percorso, affrontiamo una squadra molto forte però penso che non sia la partita della svolta o decisiva - spiega in conferenza stampa pre gara l’allenatore -. Dobbiamo essere forti a poter assorbire qualsiasi cosa. Useremo le nostre armi per far male a loro”. Il tecnico vuole vedere però altri miglioramenti: “Dobbiamo essere pronti a ripartite e gestire la palla, siamo qui da poco ma abbiamo ritrovato credibilità. Ora ci aspetta uno step in avanti”.
IL GRUPPO. Il tecnico rossonero è riuscito a lavorare sopratutto sul gruppo: “Non esiste il concetto di divertimento, chi lo ha detto si sentiva di dirlo ma per me esiste solo il lavoro. I ragazzi vanno sostenuti nel bene e nel male, non c’era bisogno di bastonare i ragazzi perché sapevano di avere responsabilità anche se per me non erano gli unici - afferma Zauri -. Ho trovato un gruppo con grande voglia di mettersi a disposizione. C’è qualcuno che deve ancora recuperare e dobbiamo gestire tutti al meglio. Ho uno staff importante, i gol li abbiamo fatti e siamo riusciti a prenderne meno. Abbiamo cercato di far bene un po’ in tutti i reparti”. Zauri pensa anche ad altre scelte in avanti, come Emmausso unica punta e un tridente con Murano, Millico e lo stesso Emmausso. “Stiamo conoscendo meglio tutti, cerchiamo di portare tutti nella migliore condizione possibile. Chiunque mettiamo lì, presuppone un gioco offensivo, poi dipende anche dalle gare. Millico? Il talento che ha è merito suo. Sta solo ai ragazzi”.
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