Entro, mi cacciano, esco: le espulsioni lampo dei rossoneri dalla panchina
La cura Zauri funziona: sette punti in tre partite hanno permesso al Foggia di uscire dalla zona playout. Il tecnico rossonero
sceglie, però, il profilo basso e sentenzia: "C'è ancora tanto da fare per pensare ad altro". E, sicuramente, il tecnico sa bene che uno dei temi da affrontare sarà l'eccessivo
numero di espulsioni rimediate dai suoi e, caso ancora più particolare, dei rossi subiti da chi subentra a partita in corso. Nelle prime 16 partite è avvenuto già quattro volte: in sostanza
nel 25% dei match, chi è entrato dalla panchina a partita in corso ha rimediato un cartellino rosso in meno di 45 minuti.
I ROSSI. A inaugurare questa cattiva tradizione è stato Danzi ad Avellino, nella prima gara di Capuano: entrato a inizio ripresa, il centrocampista rossonero ha subito una doppia ammonizione tra il 49' e il 59', lasciando i suoi in dieci uomini e sotto di due gol. Identica "performance" negativa per Santaniello contro il Catania: entrato all'82° per far respirare la squadra (sopra di due gol ma in affanno e poi rimontata dagli ospiti), rimedia due cartellini gialli nei minuti di recupero. Altra espulsione da subentrato per Silvestro in Foggia - Cerignola: in campo dal 51', si fa cacciare per un fallaccio ai danni di un avversario all'85°. E, infine, il caso di Vezzoni nella vittoriosa trasferta di Torre del Greco, ieri (domenica 24 novembre): subentrato all'inizio del secondo tempo, lascia in inferiorità numerica il Foggia subendo due gialli tra il 66° e l'83° minuto.
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