Processo al Bitonto, l’avvocato Chiacchio avverte: “La situazione non sarà definita prima del 15-20 settembre”
Il legale non ha visionato l’estratto del deferimento pubblicato dalla Figc
“Il processo è serio e lungo da affrontare. Il Foggia non potrà sapere in quale serie disputerà il prossimo campionato prima del 15-20 settembre”.
L’UDIENZA. Predica cautela l’avvocato Eduardo Chiacchio, legale del Calcio Foggia nell’ambito del processo per illecito sportivo riguardante la gara Picerno-Bitonto, a cui la società rossonera guarda con occhio attento avendo concluso lo scorso campionato di serie D al secondo posto proprio a un punto dal Bitonto. Domani mattina, 31 agosto, alle ore 11, presso il Tribunale Federale Nazionale, sarà esaminato il deferimento per illecito sportivo nel corso di un’udienza non aperta ai media nel rispetto del protocollo federale sul Covid-19. Il Foggia chiederà di essere ammesso come terza parte interessata.
LA MEMORIA. “Siamo stati precursori” racconta l’avvocato Chiacchio a Foggia Città Aperta. “Già a inizio luglio era stata inviata una notifica al Tribunale Federale e alla Procura Federale chiedendo ai sensi del Codice di Giustizia sportiva di avere notizia di quando sarebbe stata celebrata l’udienza con istanza di intervento. E così è avvenuto. Nel momento in cui è stata fissata siamo stati già convocati. Nella giornata del 28 agosto è stata depositata una memoria a supporto dell’istanza di intervento, ci auguriamo di essere ammessi ma nulla è scontato. Ogni processo ha le sue insidie e difficoltà”.
IL DEFERIMENTO. Il legale rossonero appare prudente nonostante le accuse della Procura Federale a carico del Bitonto sembrino schiaccianti. “Solo da notizie di stampa – dichiara - abbiamo appreso che al Bitonto è contestata la responsabilità sia diretta che oggettiva”. Alla nostra precisazione sul fatto che quanto meno questo aspetto, è stato già comunicato ufficialmente dalla Figc, il legale resta sorpreso: “Ah, è pubblico? Lo hanno reso noto le parti interessate?”. Il fatto ci sorprende. La Figc in realtà ha pubblicato un estratto del deferimento in cui è chiaro che al Bitonto si addebita la responsabilità oggettiva. Qui IL DOCUMENTO. “I terzi interessati, prima di essere ammessi, non hanno alcuna documentazione” prosegue Chiacchio. “La posizione è assolutamente defilata purtroppo. Difendere in queste condizioni non è facile ma abbiamo esperienza per affrontarlo”.
LE TEMPISTICHE. Occorrerà aspettare diverso tempo per sapere se il Foggia disputerà il prossimo campionato in serie C o in serie D: “Fino a un grado esofederale, e mi riferisco al Collegio di Garanzia, il verdetto può essere ribaltato” chiarisce il legale rossonero. “La sentenza di primo grado sarà importante e ci permetterà di avere un quadro molto più chiaro ma resterà tutto aperto. Solo laddove il Bitonto dovesse essere condannato in via definitiva, a quel punto la Figc dovrà riaprire i termini, dando 10-15 giorni di tempo per consentire l’iscrizione dell’avente diritto. Non credo che la Figc lo faccia prima del secondo grado. Stiamo parlando di settembre inoltrato, si può arrivare anche al 15-20 settembre. È molto probabile insomma che, se fosse confermata la data di pubblicazione dei calendari di Lega Pro al 10 settembre, ci sarà una X al posto del Foggia o del Bitonto”. Insomma, una questione che non si definirà in breve tempo a cui però la società rossonera è chiamata a far fronte. Proseguire sul piano delle incertezze e della mancata programmazione rischia di pregiudicare la prossima stagione quale che sia il campionato in cui sarà disputata. “C’è un processo molto serio da affrontare dove arriveremo al buio. Solo da notizie di stampa abbiamo potuto approntare la memoria” ribadisce l’avvocato Chiacchio. Nelle prossime 24 ore, tuttavia, si avrà un primo responso. “Di sicuro avremo una prima risposta, ritengo che la sentenza sarà pubblicata in giornata, al massimo nella serata”.
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