Calcio Foggia, parte l'avventura di Barilari: “Capisco lo scetticismo ma non sarò io quello che toglierà i rossoneri dal professionismo”
Comincia contro il Benevento l’avventura sulla panchina del Foggia di Enrico Barilari, neo tecnico rossonero.
IL DIRETTORE. Sta al direttore sportivo Carlo Musa motivare la scelta: “Abbiamo vissuto tre mesi intensi con Delio Rossi e il suo staff - dice in conferenza stampa -, poi in settimana c’è stato un confronto tra le parti e si è reso opportuno dare un segnale all’ambiente e fare questo cambio. E’ stato un confronto tra persone perbene e con la società abbiamo deciso di ingaggiare Enrico (Barilari, ndr) che ha già lavorato in questo girone e ha delle idee di calcio importanti. E’ uno che ha fatto la gavetta e studia molto, siamo molto contenti di averlo tra noi”.
LA ROSA. Il ds analizza le problematiche della rosa attuale: “Insieme all’allenatore faremo delle valutazioni sul mercato, vedremo dove andare ad intervenire, la società ha fatto sentire la sua voce sempre. Abbiamo avuto difficoltà note nel mercato estivo ma non mi sento di gettare la croce sui giocatori. Svincolati? Tornando Felicioli non possiamo inserire altri giocatori in lista”.
I TIFOSI. Poi un messaggio all’ambiente: “Mi dispiace molto questa diatriba tra la proprietà e la tifoseria, mi tengo stretto il fatto che i tifosi vengano in trasferta. Quando ci sono stati si sono fatti sentire. Il mio desiderio è che da qui a breve si possa trovare un punto d’incontro”.
IL MISTER. Un po’ emozionato ma ha le idee già chiare mister Barilari: “Per me è un onore essere qui, ringrazio Rossi per quello che ha fatto - esordisce in sala stampa -, quando entri dopo un allenatore così trovi una squadra predisposta al lavoro. So che a Foggia siete abituati a figure importanti, magari da parte della tifoseria c’è un po’ di scetticismo. Sicuramente non sarò quello che toglierà il Foggia dal professionismo”. L’ex tecnico del Sorrento, a cui viene riconosciuto il saper lavorare con i giovani, entra poi nel merito delle questioni tecniche: “A livello fisico non ho visto grandi difficoltà, qui c’è da agire subito sulla testa. Farò in modo di cambiare poco rispetto a quello che è stato finora - dice -. Il 4-3-3? E’ un modulo che mi piace ma dipende anche da cosa troverò. Non mi sento questa etichetta, ma penso che un domani la squadra potrà farlo, forse adesso. In rosa ci sono giocatori che possono giocare sia a 4 dietro che a 3, ora mi devo un po’ adattare a quello che ho trovato”. Barilari spiega le prime impressioni che ha avuto da neo allenatore del Foggia: “A Sorrento sono stato esonerato ma ero nono in classifica - afferma -, se ti capita una occasione come il Foggia, con il suo blasone, un direttore ti cui ti fidi non puoi dire no. Ho parlato con il presidente, con cui avevo già interloquito lo scorso anno, quindi l’idea di venire qui già ce l’avevo. Se devo giocarmi tutto, preferisco farlo qui. Domani non ho chiesto alla squadra di assediare il Benevento ma chiedo di fare una gara dignitosa dal punto di vista dell’impegno e che mi facciano vedere che non sono loro il problema. Ho visto che ci sono delle difficoltà ma ho chiesto cosa devono mettere loro domani”.
IL MODELLO. Poi una curiosità: il mister è nato lo stesso giorno di Spalletti, il 7 marzo. Per lui è un modello: “Mi piace il calcio che ha fatto a Roma, la sua bravura nel migliorare i singoli”. Barilari ha già avuto Fossati al Sestri Levante: “Daniel l’ho conosciuto quando giocava in serie D, e’ un ragazzo che quando entrava in area segnava. Mi fido degli attaccanti che ho. Lo staff? Ho trovato un preparatore atletico e dei portieri molto bravi, e’ uno staff di livello e non è un problema averlo già trovato qui”. Infine un commento sull’attuale momento rossonero: “Ho parlato con uno a uno dei calciatori, mi sono presentato dicendo che sono venuto qui a prendere un po’ di cacca al posto loro, ma siamo tutti insieme e c’è solo il Foggia”.
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