Calcio Foggia, Pintus commenta l'addio di Canonico: "E' l'ennesimo tentativo di confondere la piazza e spostare i riflettori su altri"
"E' l'ennesimo tentativo di confondere la piazza e di spostare i riflettori su qualche altra persona". Maria Assunta Pintus è diretta. Contattata da Foggia Città Aperta sul disimpegno di Nicola Canonico dal sodalizio rossonero, l'imprenditrice sarda con un trascorso nella società rossonera spiega la sua posizione: "Ho saputo della trattativa con gli americani solo il 3 maggio, quando c'è stata la pubblicazione del comunicato stampa - assicura -. E quando ho letto la notizia, sono stata felice perché ho pensato che la nuova società avrebbe potuto pagare la quota del debito nei miei confronti. Perciò, per me ben vengano gli americani, non posso essere stata io a bloccare la trattativa".
LE PEC. Per Pintus, pertanto, il comportamento di Canonico intende "agitare le acque". Con l'ormai ex patron del Foggia, il rapporto è ora solo via mail: "I miei legali sono costretti a inviare pec a Canonico per i giudizi ancora in corso con lui, tra Bari e Cagliari e non sono mancate situazioni - ripercorre Pintus - in cui è stato costretto a pagare le spese legali per lite temeraria".
SALANDRA E LA TORRE. Infine, un riferimento alla trattativa (saltata) con Antonio Salandra e Matteo La Torre: "Li ho conosciuti in una sola occasione, ci sembravano persone che potevano avere la forza economica di portare avanti il Foggia ma io poi sono uscita di scena e non posso giudicare oltre". In sostanza, legata al Foggia solo indirettamente e non sembra possibile, come ritenuto da qualcuno, che possa nuovamente tuffarsi nell'esperienza calcistica: "Il mio unico collegamento è la mia causa personale. Risulto al momento come l'ingenua che si è fattta fregare da Canonico a meno che il tribunale di Cagliari, finalmente, entri nel merito e metta definitivamente fine alla storia. Se ci fosse già stata una sentenza, non ci sarebbe stato motivo di considerarmi o chiamarmi in causa".
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