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Dalle canzoni in ritiro all'autogestione: la surreale stagione del Foggia

Il tifoso del Foggia, oggettivamente, non si annoia mai. Ogni stagione, anche nei momenti in cui sembra regnare la tranquillità, riserva ai sostenitori rossoneri colpi di scena che minano la serenità dell'ambiente. Questa annata non ha fatto eccezione, anzi. E proprio per fare memoria di una stagione tuttora in corso e che, paradossalmente, può ancora riservare piacevoli sorprese a un Foggia in piena zona playoff, ecco un riepilogo di sette mesi surreali.

L’INIZIO. Quattro allenatori, finora. Basterebbe questo dato per sintetizzare una stagione, iniziata con tanta musica. Del ritiro in Friuli, infatti, c'è solo un ricordo: le canzoni a fine cena. Anche perché di amichevoli, anzi allenamenti congiunti, se ne giocano pochi, tra gare annullate (a Termoli partita rinviata per i pochi biglietti concessi ai tifosi) e una sofferta vittoria alla Figc con il Manfredonia. E nonostante la scintillante conferenza stampa di presentazione di Boscaglia – “Terzo posto, ma stiamo scherzando? Io venivo qui per il terzo posto?” –, l'inizio è da incubo. Sconfitta interna con il Latina e tris servito anche a Picerno, con l’analisi poco lucida del tecnico secondo il quale "avremmo potuto fare anche il raddoppio" in una partita persa 3-0.

L’ADDIO. Il Foggia vince la prima gara a metà settembre e Canonico torna a parlare: “C’è stata una caccia alle streghe vergognosa”. La settimana dopo, però, un altro incubo: arriva il Pescara e ne fa 4 a domicilio. Le curve contestano, pretendono l'esonero o le dimissioni di Boscaglia che prova a parlare con i tifosi nel piazzale dello stadio ma il lancio di fumogeni e petardi lo fa desistere. Nel frattempo in sala stampa spiega: “Valuteremo il cambio modulo, la contestazione è normale”. Il modulo cambierà ma non sarà lui a farlo, perché - complice anche una bomba carta nei pressi della sua abitazione -, decide di lasciare Foggia. Risoluzione consensuale e nel frattempo spuntano striscioni: "Canonico come Schettino" (Tenere a mente perché il comandante che abbandonò la Costa Concordia tornerà nella stagione).

L’ERA GALLO E L’ARRESTO. A inizio ottobre nasce il nuovo Foggia, quello di Gallo e Lauriola. In mezzo c'è il giovane Gentile che traghetta la squadra nel naufragio di Taranto, con l'espulsione di Malomo (uno dei grandi flop dell'annata) e porta il Foggia avanti in Coppa, superando ai rigori il Picerno. Gallo esordisce (male) contro la Gelbison ma fa risorgere i rossoneri con la vittoria interna con il Crotone. E' un altro Foggia: non ancora brillante ma grintoso, che pareggia in 10 a Castellamare e vince anche contro l'Andria in rimonta. Prima della trasferta di Viterbo, però, un altro scossone: Nicola Canonico viene arrestato con l'accusa di voto di scambio.

LE TRATTATIVE. L’arresto del presidente non è una novità in casa Foggia e infatti la vicenda del patron finisce per non incidere sul cammino dei rossoneri. Il calcio torna a intrecciarsi con la cronaca in occasione della sfida con l’Avellino: scontri sugli spalti, arresti e Daspo e con il Cerignola si gioca a porte chiuse un derby a due facce, da 2-0 a 2-3. A fine novembre altro scossone: Lauriola va via e vengono anche reintegrati nel Consiglio di Amministrazione Pelusi, Pintus e Chighine. Nel frattempo, Canonico torna operativo e si rincorrono voci sull’acquisizione della società da parte di un sodalizio ‘fantasma’. La trattativa portata avanti dal gruppo anonimo si chiude prima di nascere.

VIA GALLO. Il 2022 termina in bellezza con cinque brindisi per Natale a Latina, ma dopo la sosta l’avvio in campionato è da dimenticare: sconfitta interna con il Picerno e ko a Francavilla. Intanto c’è la sessione invernale di calciomercato targata Sapio, che porta Vacca e Beretta a Foggia e fino all'ultimo giorno di sessione si attenderà (vanamente) un altro centravanti. A metà febbraio, un’altra situazione spartiacque della (infinita) stagione: il Foggia perde ai rigori contro la Juve Next Gen e viene eliminata davanti a migliaia di rossoneri in trasferta. È il momento in cui Gallo decide di andare a bussare alla porta di Canonico pretendendo di ‘rivedere’ il contratto per il rinnovo. Nonostante l’aggancio al terzo posto, finisce male: l'allenatore si dimette, il presidente lo accusa di essere come Schettino: "Chi abbandona la città così, vuol dire che ha la coscienza sporca".

L'ULTIMO ATTO. Tra conferenza stampa a ruota, i tifosi si spaccano. E Canonico annuncia l'arrivo del nuovo allenatore: è Mario Somma. Il commentatore di RaiSport si commuove nella conferenza di presentazione e annuncia di non voler stravolgere nulla. E invece, i due successi iniziali illudono: si cambia qualche uomo e anche il modulo, ma soprattutto calano alcuni dei protagonisti della stagione, con tre sconfitte in quattro gare. L’ultimo atto è noto: dopo lo scivolone interno con il Monterosi, Somma si dimette e Canonico annuncia un’autogestione. Sarà “soluzione interna” per la panchina e a breve arriveranno notizie ufficiali anche sul futuro del ds Sapio, che nel frattempo ha contribuito alla stagione surreale convocando una conferenza stampa al fianco del suo avvocato per annunciare una querela. Mancano 4 giornate (più playoff) e tutto ancora può succedere. E succederà di tutto, c'è da starne certi, perché a Foggia il tifoso rossonero non si annoia mai…

di Redazione 


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