Gesto di stizza dopo il gol e si prende gli ululati: San Marco - Virtus Bitritto, accuse di razzismo...
Il protagonista: "Voglio lasciare il calcio". I padroni di casa: "Tutto chiarito"
Sul campo è finita 4-1. Ma il netto successo dell’A.s.d. San Marco in Lamis contro la Virtus Bitritto (valida per il campionato di Promozione pugliese), sta finendo in secondo piano. Ad animare il post – partita, infatti, ci ha pensato l’episodio che ha visto coinvolto un calciatore ospite, Cheinkh Sylla.
“INGIURIE E INSULTI”. Sul match, e sulla società del San Marco in Lamis grava l’accusa di razzismo – rigettata al mittente da parte dei padroni di casa – nei confronti del calciatore, classe ’99. “Tralasciando l’aspetto tecnico della partita, dominata in lungo e in largo dai padroni di casa e sottolineando l’accoglienza esemplare riservataci fornita dalla società ospitante – evidenzia il presidente della Virtus Bitritto, Vito Visti -, è tuttavia necessario per quanto ci riguarda tutelare il nostro tesserato di colore Sylla, il quale è stato bersagliato (a ogni sua giocata o intervento) prima goliardicamente, poi sempre più con toni più accesi dal pubblico di casa fin dall’inizio della partita e per tutto l’arco della stessa. Ingiurie che sono diventate ululati e insulti dopo la realizzazione del gol della bandiera a seguito di un gesto di stizza da parte del nostro giocatore verso la tribuna”.
LA PROVOCAZIONE. Una versione a cui si collega la ricostruzione del presidente Martino dell’Asd San Marco: “Sylla ha rivolto il dito medio al pubblico – evidenzia - ed è stato subito ripreso dai compagni e dal mister del Bitritto oltre che dall'assistente dell'arbitro. Tre o quattro tifosi della nostra squadra, tra i quali non vi era nessun dirigente Asd San Marco, hanno iniziato ad inveire contro il ragazzo, ma il tutto ha avuto una durata di pochi secondi perché sia io che altri dirigenti, tra i quali Matteo Fredoni direttamente dal rettangolo di gioco, abbiamo immediatamente sedato ogni tentativo di protesta. Al triplice fischio – prosegue – Sylla, abbracciato da Salerno, ha chiesto scusa al pubblico, ai compagni di squadra ed è stato salutato con un forte abbraccio da parte di tutti i miei calciatori e dall'applauso del pubblico, anche dei pochi che hanno reagito malamente alla provocazione. Credo sia veramente esagerato parlare di episodio di razzismo, anche la terna ha notato che erano un paio di persone che per pochissimi secondi hanno inveito contro il ragazzo per il gesto del dito medio subìto”.
L’ABBANDONO. Intanto, da Bitritto rincarano la dose: “ E’ opportuno sottolineare che il ragazzo (minorenne classe 99’), all’esordio dal primo minuto in campionato – sottolinea il presidente della Virtus -, sta maturando in queste ore con la sua famiglia la decisione di abbandonare l’attività calcistica. Apprezziamo il comportamento dei giocatori di casa che hanno cercato di consolare il ragazzo a fine gara ma ribadiamo l’assoluta ingiustificabilità di quanto accaduto che ha macchiato una indelebilmente partita tranquilla e dai toni agonistici moderati (non vi sono stati provvedimenti disciplinari eclatanti da parte degli ufficiali di gara) nonostante l’altissima posta in palio”. Ora, si attendono le decisioni del giudice sportivo.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.