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'Camminando per Foggia': una passeggiata per conoscere (e prevenire) il diabete

L'appuntamento fissato per domenica 16 novembre

Si celebra anche a Foggia la “Giornata Mondiale del Diabete”, Campagna Sociale su scala Mondiale istituita nel 1991 dalla International Diabetes Federation (IDF) e dalla World Health Organization (OMS). E per l’occasione è in programma una “passeggiata” artistica della salute, al via alle 9,30 di domenica 16 novembre da Corso Vittorio Emanuele, angolo Via Oberdan. La partecipazione, del tutto gratuita, prevede l’obbligatoria iscrizione presso i gazebo d’accoglienza ubicati in Corso Vittorio Emanuele.
IL PROGETTO. L’iniziativa è promossa dal Club Lions di Capitanata in collaborazione con l’azienda ospedaliero universitaria “Ospedali Riuniti di Foggia” e il progetto “Camminando Foggia – sopra e sotto” rappresenta un’attività di informazione e di sensibilizzazione, al fine di diffondere la conoscenza della patologia e la relativa prevenzione. Consiste in una mattinata all'insegna della salute e del benessere, per promuovere un sano stile di vita. Il nome del progetto “Camminando Foggia – sopra e sotto” prende spunto dall’idea di promuovere l’attività sportiva, come prevenzione alla patologia, scoprendo una Foggia insolita e regalando ai partecipanti la magia di una Città sotterranea, grazie alla gentile disponibilità e collaborazione dell'Associazione “Ipogei” di Foggia.

IL DIABETE. Tra i partner, la Cattedra ed annessa U.O. di Endocrinologia e Diabetologia dell’Azienda Universitaria-Ospedaliera OO.RR. di Foggia, i volontari della Croce Rossa Italiana, e la Libera Associazione Diabetici della Capitanata (LADiC). Come è noto l’incidenza del diabete mellito tipo 2 è in allarmante crescita e dato preoccupante è che comincia ad interessare anche le fasce giovanili. Questo dato è principalmente legato alle modificazioni dello stile di vita ed al concomitante incremento dell’ affluenza alimentare che comporta un’anticipazione progressiva dell’età di esordio del diabete tipo 2. Il diabete mellito comporta un eccesso di morbidità e mortalità per malattie cardiovascolari, renali e oculari ed è inoltre la causa principale di amputazioni non traumatiche e di invalidità visiva. L’esordio della malattia è molto subdolo ed è solitamente preannunciato da un’alterazione di vari parametri che costituiscono i fattori di rischio che potrebbero essere facilmente intercettati e sottoposti ad un piano di correzione del rischio e quindi di efficace prevenzione della malattia. Esiste infatti una vasta proporzione di soggetti che non è a conoscenza della sua condizione diabetica e/o del rischio di sviluppare la malattia nel tempo.

LO SCREENING. Pertanto la U.O. si propone di effettuare uno screening che non sia rivolto ai soggetti già a conoscenza di essere affetti da Diabete Mellito e nei quali è molto diffusa l’automisurazione domiciliare della glicemia, e pertanto non riceverebbero vantaggi da un controllo aggiuntivo ed estemporaneo; il lavoro è invece finalizzato a: 1) slatentizzare la presenza di Diabete Mellito non noto o ancora allo stato preclinico in determinate categorie di soggetti, cosiddetti “a rischio”; 2) stimare il rischio individuale di sviluppo del diabete sulla base di parametri clinici e di laboratorio (glicemia ed HbA1c) ed informarne il paziente; 3) valutare le abitudini alimentari e lo stile di vita; 4) educare i pazienti ad un adeguato stile di vita.

I CONTROLLI. Lo screening consisterà nella determinazione della glicemia capillare mediante puntura del polpastrello e valutazione dei parametri antropometrici, quali peso corporeo, circonferenza vita, Pressione arteriosa e nella raccolta di informazioni finalizzate al calcolo del rischio di sviluppare Diabete. Per i soggetti con alterata glicemia a digiuno (100-125 mg/dl) o iperglicemia non a digiuno sospetta si suggerirà il dosaggio dell’emoglobina glicata. Lo screening è particolarmente raccomandato per coloro che sono ad elevato rischio d’insorgenza del diabete mellito per una delle cause sopra citate (sedentarietà, ipertensione arteriosa, dislipidemia, familiarità, pregressa assunzione di terapia cortisonica, valori di glicemia a digiuno compresi tra 100 e 125.).

di Redazione 


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