La "campana della Madonna": quei rintocchi tra bombe, preghiere e speranze dei foggiani
L'articolo a cura di Ettore Braglia
La prima campana, in ordine di grandezza del campanile della nostra amata cattedrale, è conosciuta dal popolo come "campana della Madonna". I suoi rintocchi sollevano, non solo nei fedeli anziani, numerosi ricordi ed esercitano sul loro animo una notevole e benefica influenza, dato che li hanno ascoltati fin dalla tenera età e sono rimasti impressi nei loro cuori. Dai foggiani veraci, la voce della "campana della Madonna" è stata sempre ascoltata con fiduciosa devozione: durante i temporali, si attendeva con ansia quella voce nelle vecchie famiglie e al primo tocco aumentava il fervore della preghiera. Ancora più intensa in primavera, in cui prevalevano le preoccupazioni per i danni alle messi in maturazione. Più frequenti, augurali i rintocchi invocanti la protezione della Madonna sulla partoriente, i cui congiunti rivolti alla Grande Protettrice della città imploravano la salvezza della mamma e del nascituro.
LA GUERRA. Durante la guerra del '43, i suoi rintocchi avvisavano i foggiani dell'avvicinarsi di aerei nemici e sostituivano i sistemi d'allarme reso inutilizzabile dai bombardamenti. Sono sette le campane della chiesa madre. La prima è detta "U campanone"". La seconda campana è dedicata a Gesù crocifisso, la terza dedicata a Sant'Antonio. Un tempo venivano fatti scandire quaranta rintocchi, trentatré per gli anni di Cristo e sette per i dolori della Madonna. Per terminare al secondo piano ci sono altre quattro campane ma più piccole, quella di San Giuseppe, all'Angelo custode, a San Francesco da Paola, e ai Santi Guglielmo e Pellegrino con l'epigrafe impressa sulla campana. (Articolo a cura di Ettore Braglia)
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