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“Campo nomadi” di Borgo Arpinova, niente scuolabus per i bambini

Il Circolo Che Guevara: “Discriminazione razziale da parte del Comune”

“La scuola comincia per quasi tutti i bambini, gli esclusi sono i bambini residenti al “Campo Nomadi” di Borgo Arpinova che non possono raggiungere le loro scuole perché non è attivo, solo per loro, il servizio scuolabus. A tutti gli altri bambini, appartenenti a qualsiasi etnia e residenti in città o nelle altre borgate, il servizio di scuolabus è stato assicurato sin dal primo giorno di scuola”.

“LA SVENTURA DI ABITARE A 12 CHILOMETRI DI DISTANZA”. A recriminarlo è il Circolo Che Guevara, con una firma congiunta composta, oltre che da Giorgio Cislaghi (Alternativa Libera Foggia), anche dai consiglieri comunali Vincenzo Rizzi e Marcello Sciagura. Sotto accusa, a quanto si legge, sarebbero i “servizi sociali” del Comune di Foggia che, a detta del Circolo, “non hanno provveduto ad assicurare il servizio di ‘mediazione culturale’ per l’accompagnamento a scuola di bambini italiani, figli di genitori italiani, che hanno la sventura di abitare in una località distante oltre 12 chilometri dalla città e che non è più servita dal trasporto pubblico del Comune”.

DISCRIMINAZIONE RAZZIALE?. Dopo aver ricordato le difficili condizioni di vita che si trovano ad affrontare i residenti del Campo, viene chiamata in causa l’argomentazione “forte” della discriminazione razziale, della quale si sarebbe reso colpevole il Comune di Foggia. “Ai sensi dell’art. 43 del d. lgs. n. 286/1998 – si legge nella nota – è considerato discriminatorio ogni comportamento che, direttamente o indirettamente, comporti distinzione, esclusione, restrizione o preferenza basata sulla razza, il colore, l’ascendenza, l’origine o la convinzione religiosa”. In sintesi, i bambini del Campo avrebbero subito una discriminazione indiretta a causa del mancato servizio che, a detta del Circolo, prevaricherebbe il loro diritto allo studio (essendo in età “d’obbligo scolastico”).

“QUANTO NON HA FATTO IL COMUNE”. “Aspettando che l’amministrazione comunale provveda ad assicurare celermente il dovuto servizio di scuolabus – si legge infine – non ci resta che illustrare alle autorità preposte quanto non ha fatto il Comune di Foggia per assicurare il diritto allo studio chiedendo loro di intervenire con sollecitudine”.

di Michele Gramazio


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