I.P.
Lo scorso 7 maggio a Bari si è tenuta la conferenza stampa promossa da CanaPuglia, organizzata dall’omonima associazione con il patrocinio della Regione Puglia. Il tema dell’evento, a cui hanno partecipato vari esponenti delle istituzioni locali tra cui il presidente della regione Nichi Vendola, ha riguardato la canapa e i suoi molteplici usi (guarda il video).
In Puglia sono stati recentemente seminati circa 120 ettari di terreno con questa pianta, a testimonianza del fatto che nella nostra regione, all’avanguardia in questo ambito, c’è la volontà di sostenere la canapa come risorsa e di voler contribuire ad una nuova cultura che possa veicolare la sua ecosostenibilità. Secondo i promotori del progetto, ma non solo, scommettere su questa pianta a 360 gradi potrebbe portare a “uomo, ambiente e economia”, i tre elementi cui si riferisce il titolo della conferenza, notevoli e concreti vantaggi.
Ciò che ci si auspica, naturalmente, è un diverso approccio della legge nei confronti della coltivazione della canapa; al momento comunque il possesso di semi non è vietato dalla legge, ed è dunque possibile acquistarli e, se lo si desidera, cercare informazioni sui metodi e i prodotti per la coltivazione tramite i growshop presenti sul web, nei quali si trovano anche numerose varietà di semi.
Ma cerchiamo di comprendere ancora meglio il neonato progetto CanaPuglia. Claudio Natile, il giovanissimo fondatore dell’associazione, è referente della Puglia per AssoCanapa dal 2011. AssoCanapa è l’associazione che coordina la canapicoltura nazionale; è attiva ormai da dieci anni sul territorio italiano con progetti di recupero di questa pianta e delle sue antiche varietà, e di sensibilizzazione alla coltivazione di questa risorsa, che è del tutto sostenibile.
Claudio e il suo team sono impegnatissimi in progetti di ricerca scientifica sulla canapa e in campagne di informazione sull’argomento. Per gli organizzatori e i ricercatori del progetto la canapa è una vera e propria risorsa, che l’uomo dovrebbe riscoprire e preservare.
Nonostante la giovane età, i ragazzi di CanaPuglia fanno le cose sul serio e lavorano con grande impegno per essere presto operativi su tutto il territorio del sud Italia. Sul sito internet Canapuglia.it si possono trovare numerosi approfondimenti e fonti interessanti (ad esempio la sezione nella quale viene illustrata dettagliatamente la normativa europea riguardo alla coltivazione della canapa per la produzione delle fibre tessili), oltre a tutte le aziende, le associazioni e le istituzioni (tra cui vi è anche il Mipaaf) che sostengono il progetto.
Ovviamente non manca anche una particolare attenzione riguardo all’annosa questione del proibizionismo. Oltre ad evidenziare l’assurdità del paragone tra droghe leggere e pesanti, caratteristica della legge italiana, il team di CanaPuglia riporta anche alcune notizie interessanti sulla battaglia contro la cannabis durante il Novecento, soffermandosi sugli interessi che spesso si celano dietro all’opposizione radicale verso questa pianta.
Nonostante questi ostacoli, la marijuana si fumava allora e si continua a fumare oggi, come dimostra il numero dei consumatori in costante crescita, conseguenza anche degli studi scientifici che ne hanno comprovato un’efficace valenza terapeutica e medica. La differenza con il passato è da ricercarsi soprattutto nella “forma”, in quanto oggi chi fa uso di cannabis ha a disposizione un grande numero di strumenti specifici ed appositi per preparare, fumare e conservare la cannabis, disponibili sugli headshop autorizzati che si trovano facilmente in rete.
E’ quindi evidente che l’interesse per la canapa è così forte, così diffuso e spesso così genuino, da non poter essere fermato adducendo motivazioni bigotte e prive di fondamento.