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Cannabis, cura 'proibita' o dai costi proibitivi? La storia di Andrea affetto da sclerosi multipla

Elena Gentile: "Presto un testo di legge in Regione"

Cannabis, cura 'proibita' o dai costi proibitivi? La storia di Andrea affetto da sclerosi multiplaQuando si parla di oppiacei o sostanze stupefacenti, si pensa subito alla tossicodipendenza, alla criminalità organizzata, all''illegalità. C''è però un altro tipo di utilizzo di tali sostanze, ossia quello medico; in questo campo sappiamo che la prima legge che ne autorizza l’uso terapeutico in Italia risale al 1990, l’ultima al 2007. Negli ultimi anni quattro regioni: Puglia, Emilia Romagna, Veneto e Toscana, hanno disciplinato il settore con delibere che garantiscono l’approvvigionamento dei farmaci; tuttavia è molto complicato farsi prescrivere da un medico, e quindi riuscire ad ottenere il farmaco a base di cannabinoidi. Di questo, del pregiudizio diffuso sull''uso di canapa medicinale e sulla disinformazione in materia, si è discusso nell''ambito dell''incontro "Cannabis terapeutica: la cura proibita", svoltosi sabato pomeriggio nel Museo Civico di Foggia, organizzato dall''associazione radicale Mariateresa Di Lascia e da LapianTiamo, con il patrocinio del Comune di Foggia. A prendere parte all''incontro, anche il sindaco Gianni Mongelli, il segretario LapianTiamo Andrea Trisciuoglio, Chiara Longo (legale LapianTiamo), l''assessore regionale Elena Gentile e lo psicoterapeuta Alfredo Calabrese; ha moderato la giornalista Antonella Caruso.
COLTIVAZIONE DI CANAPA A SCOPI TERAPEUTICI. Che cos'è l'associazione, senza scopo di lucro, LapianTiamo? L'ha spiegato Andrea Trisciuoglio, segretario della stessa associazione, che da anni sta raccogliendo finanziamenti con l'obiettivo di far nascere nel comune di Racale (Lecce), il primo Cannabis Social Club italiano per la coltivazione di canapa a scopo terapeutico. Andrea (35 anni), foggiano, è affetto da tempo da sclerosi multipla e per riuscire a trovare un lieve sollievo al dolore continuo, ha bisogno di fare uso di cannabis medico; eppure, nonostante la canapa non sia illegale per quest'uso tuttavia è molto complicato ottenere la prescrizione e trovare una farmacia che ce l'abbia, senza parlare dei costi altissimi e quasi proibitivi (un costo di ca. 35 €/g.); a ciò si aggiungono le lungaggini burocratiche, per cui per ottenere il medicinale possono passare mesi. Così Andrea, insieme a Lucia Spiri, ha creato l'associazione "LapianTiamo"; un progetto che prevede la coltivazione di canapa per il proprio uso personale, che però viola il codice penale. Da quando fa uso di Cannabis, Andrea è riuscito a rialzarsi dalla sedia rotelle, per camminare oggi con l'ausilio di una sola stampella (ieri sera ha salito autonomamente persino le scale). 
ANCHE A “LE IENE” SU ITALIA UNO. "Purtroppo la canapa a uso terapeutico non viene ancora considerata un farmaco a tutti gli effetti, ma una sostanza stupefacente. E così molti medici hanno delle remore nell’utilizzarla per terapie lenitive; al contrario prescrivono farmaci ricchi di effetti collaterali" spiega Andrea. Militante radicale fin da ragazzo, Andrea era riuscito, con una lunga battaglia politica e personale, a farsi autorizzare l’uso della cannabis terapeutica nel precedente mese di aprile. Le forze dell’ordine hanno fatto irruzione in casa sua per verificare ugualmente che non detenesse marijuana illegalmente. La battaglia di ragazzi come Andrea, Lucia e tanti altri, che rivendicano solo il diritto alla salute e a ricevere cure adeguate, ha riscosso attenzione mediatica grazie ad un servizio realizzato dalle Iene di Italia1. 
ANCHE MONGELLI E' D'ACCORDO. Cosa è cambiato da allora? La classe politica ha cominciato a interessarsi di più alla delicata questione; in special modo il sindaco di Racale, Donato Metallo, che ha annunciato di essere disposto a coltivare insieme ai ragazzi la canapa e che sarà lì a combattere con loro. Nell'incontro di ieri sera anche il sindaco Gianni Mongelli si professa favorevole a riguardo: "Non sono qui per portare i miei saluti da Sindaco, bensì come cittadino desideroso di dire che questa città non si nasconde, che questi problemi vanno affrontati. La politica che spesso di fa nell'aula di Palazzo di Città è lontana dai problemi reali della gente; mi sento di dire che appoggio le scelte di questi ragazzi, perché ognuno ha diritto a star meglio e a curarsi come meglio crede" sono state le parole di Mongelli, che non sbaglia quando parla di diritto a scegliere come curarsi, tanto che il legale dell'associazione, Chiara Longo, pone l'accento proprio su questo: "Spesso c'è ignoranza diffusa anche all'interno della classe medica, che non prescrive la cannabis come farmaco. Ci sono due tipi di legislazioni: una statale e una regionale; la 'sanità' è di competenza esclusiva della Regione, che pertanto potrebbe intervenire facendo sì che la canapa medicinale possa essere prescritta su ricetta rossa, in maniera tale che chi ne ha bisogno possa usufruire di ticket. – osserva l'avvocato Longo, che rimarca – ad oggi questa sostanza è acquistata dalla Regione ad un costo di 5-7 euro ma nelle farmacie è venduta a circa 35 €/grammo. Una cosa vergognosa e impossibile per chi è affetto da sclerosi multipla, cancro e tante altre patologie". 
ELENA GENTILE: “LA PUGLIA REGIONE PIONIERA PER LA CANAPA”. Ma cosa risponde l'assessore alla Sanità della Regione Puglia, Elena Gentile, che si è incaricata di scrivere il testo legge da presentare al Consiglio regionale? "Vogliamo affrontare una battaglia contro lo stigma. In questa sede non si discute se la cannabis crei dipendenza o meno, non stiamo dicendo se sia lecita o meno, bensì stiamo parlando del suo uso a scopo terapeutico per cercare di migliorare la vita di alcune persone; cosa che va ben distinta dal piano ludico e personale che riguarda altri cittadini. Tuttavia l'iter non è semplice, sto scrivendo il testo legge ma non l'ho diffuso perché voglio essere sicura che non ci sia nessun aspetto che possa essere impugnato in Cassazione e di conseguenza rigettato. Ce la metteremo tutta per fare approvare una ricettazione a carico regionale, ma ancor di più mi sento di approvare il progetto del Cannabis social club, in quanto si presenta come un vero spaccato di economia civile e sociale. – afferma Gentile – Da questo punto di vista la Puglia potrebbe davvero essere la regione pioniera per la coltivazione di canapa terapeutica. Questa è una vera rivoluzione politica e culturale, che vede anche l'impegno di sindaci e associazioni contro il pregiudizio!", sono le parole dell'assessore alla Sanità. Cambierà davvero qualcosa? Intanto Andrea e tanti altri continuano la loro battaglia.

di Redazione 


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