L’ultima ‘bravata’ di Canonico: prima offende la Fondazione Capitanata Sport poi le scuse
In conferenza stampa aveva accusato il presidente Guerrasio di “avvelenare i pozzi”
“Si raccontano storie non vere di una società che ha problemi di soldi. Sicuramente chiederò un aiuto alla Fondazione visto che va ad avvelenare i pozzi e mi riferisco al presidente attuale (l’avvocato Aristide Guerrasio ndr) che va a scoraggiare gli sponsor che attualmente stanno contribuendo a sostenere il Foggia; queste sono notizie certe che sto dando”. Queste le accuse gravi, mosse con spavalderia dal presidente del Calcio Foggia, Nicola Canonico, nel corso della conferenza di annuncio dell’addio di Zeman. Insinuazioni a cui la Fondazione Capitanata per lo Sport ha risposto con una nota perentoria che preannunciavano le vie legali. Ora, giunge il comunicato di scuse dello stesso Canonico.
L’ATTACCO. L’imprenditore barese appare un treno in corsa senza macchinista le cui mosse hanno l’unico effetto di ‘fare terra bruciata attorno a sé’. L’ultimo episodio è collegato ai contrasti sorti con la Fondazione Sport Capitanata che avevano già provocato le dimissioni di Sario Masi. Nicola Canonico ha attaccato senza mezze misure il presidente attuale della Fondazione Capitanata per lo Sport, Aristide Guerrasio, ritenendolo un “avvelenatore di pozzi”: a suo dire inviterebbe al disimpegno gli imprenditori locali che nella stagione appena conclusa hanno sostenuto il Calcio Foggia con una sponsorizzazione.
LA NOTA DELLA FONDAZIONE. La replica categorica della Fondazione non si è fatta attendere: “Il cda della Fondazione “La Capitanata per lo sport” considera gravemente lesive, oltre che clamorosamente infondate, le dichiarazioni espresse dal presidente del Calcio Foggia 1920 srl, Nicola Canonico, nella conferenza stampa del 26 maggio 2022, in merito all’attività stessa della Fondazione e al ruolo del suo presidente Aristide Guerrasio. La Fondazione, è opportuno ricordare, è stata creata con il preciso fine di incoraggiare lo sviluppo delle attività sportive sul territorio e non certo quello di costituire il bancomat di qualsivoglia società sportiva ed, in particolar modo, della società Calcio Foggia 1920 srl che, peraltro, a detta dello stesso presidente Nicola Canonico, risulta società solida e non abbisognevole di sostegno economico. La Fondazione, in mancanza di smentite e/o di rettifiche, si riserva di intraprendere ogni opportuna azione in relazione alle dichiarazioni espresse dal presidente Canonico in occasione della sopracitata conferenza stampa a tutela dell’onorabilità della stessa Fondazione e di tutti i suoi componenti”.
LA MARCIA INDIETRO. L’annuncio delle vie legali deve aver convinto Nicola Canonico a più miti consigli. Da qui l’ultimo atto della diatriba, il comunicato di scuse: “Nel corso della conferenza stampa del 26 maggio u.s. ho fatto riferimento – in alcuni brevi passaggi – alla Fondazione ‘La Capitanata per lo sport’ e a chi attualmente la rappresenta. Le parole, pronunciate nel corso di una conferenza stampa tenuta alla fine di una giornata particolarmente faticosa ed emotivamente impegnativa, non rappresentano il mio reale pensiero e, se sono apparse lesive della dignità della Fondazione e del suo Presidente, rappresento le mie pubbliche scuse agli interessati. Colgo l’occasione per sottolineare che tutti coloro che tengono al bene della squadra – a partire naturalmente dal Presidente della Società – devono collaborare alacremente affinché si crei un clima positivo e le migliori condizioni per raggiungere gli obiettivi ambiziosi che la tifoseria e l’intera città sognano e che Foggia merita”.
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