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Caos NCD, è rottura con gli Innovatori

La conferenza stampa sancisce "lo strappo" con l'ala del partito che fa capo a Di Mauro e Mari

Parte nel migliore dei modi, con la volontà di "ricucire" lo strappo. Ma poi, la conferenza stampa indetta dal Nuovo Centro Destra per chiarire i passi che hanno portato alla scelta dei tre assessori all''interno della Giunta Landella dopo i “mal di pancia” di Ilaria Mari (GUARDA L''INTERVISTA) finisce in bagarre: da un lato i sostenitori della candidata più suffragata che gridano “Siete dei bolscevichi!” (GUARDA IL VIDEO), dall''altra la “squadra” di Di Giuseppe e De Leonardis che abbandona polemicamente il tavolo e il neo vicesindaco Ciccio D''Emilio che giudica “scandaloso” il comportamento della Mari e della sua “claque” (GUARDA IL VIDEO).
LA VERSIONE DI FRANCO DI GIUSEPPE. Dopo le recriminazioni sull'esclusione di Ilaria Mari, Franco Di Giuseppe ha tentato di spiegare compiutamente i passi che hanno portato alla scelta dei tre assessori in quota NCD, Carla Calabrese, Erminia Roberto e Ciccio D'Emilio. “Nessun tradimento degli accordi. Sin dall'inizio la scelta di Ciccio D'Emilio come vicesindaco non era in discussione. Gli altri due posti erano stati riservate a due donne candidate, Erminia Roberto e Ilaria Mari, ma l'indisponibilità di quest'ultima per motivi personali ad assumere la carica di un importante assessorato ha portato a virare su Carla Calabrese”.
RUOLO FONDAMENTALE. “Spiace sul piano personale e politico  - ha proseguito Di Giuseppe - ma credo che questa querelle non deve macchiare il ruolo fondamentale svolto dal nostro partito nella creazione della Giunta e nel mediare le posizioni contrastanti all'interno della coalizione”.
ILARIA MARI NON CI STA. Una versione che non ha convinto la “grande esclusa” Ilaria Mari, che alla prima occasione ha tenuto a ribadire quanto già dichiarato: “E' stato lo stesso sindaco Landella a confermare il fatto che mi aveva chiesto di fare il vicesindaco, ad impedirlo è stato il diktat del partito. Non contesto le persone nominate, Carla Calabrese per esempio è stata una mia elettrice. Contesto il metodo: i principi democratici sono stati abbandonati".
LA BAGARRE. Tanto è bastato per riscaldare gli animi dei presenti con qualcuno che ha gridato alla dittatura e alla fine della democrazia. “Siete dei bolscevichi!” si è sentito urlare, di certo non uno spettacolo degno di un partito che si dice moderato. Toccherà a Franco Di Giuseppe ricucire lo “strappo” nell'assemblea provinciale del partito che sarebbe in programma già venerdì prossimo.

di Tufo Edgardo


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