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L'Asl, il Don Uva e i "signor Paolo" senza priorità

“In merito al disguido accaduto questa mattina al Punto Vaccinale allestito dalla ASL Foggia presso il Don Uva di via Lucera, la Direzione ha contattato direttamente la persona di 79 anni che, questa mattina, ha rinunciato ad effettuare la vaccinazione. Il signor Paolo farà il vaccino domani mattina, immediatamente all’avvio delle operazioni vaccinali”. Ha fatto notizia – con tanto di lancio dell’agenzia Ansa - e l’Asl è corsa ai ripari, rintracciando il 79enne e assicurandogli la somministrazione in ‘anteprima’, nella giornata di domani, 12 aprile. Ma ci sono tanti altri signor Paolo che hanno fatto meno notizia o hanno accettato di sopportare una lunga coda pur di assicurarsi la dose di vaccino.

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SENZA PRIORITA'. Perchè ben venga la somministrazione al tenace Paolo ma c’è un elemento, nella nota odierna dell’Asl Foggia, che non corrisponde a verità: “Si chiarisce che le persone prenotate manterranno la priorità acquisita”. Oggi questo, al Don Uva, non è accaduto. Non è stata assicurata la priorità a chi aveva prenotato, intrecciando le file con i non prenotati e costringendo a slittamenti e ritardi. Il motivo? Disorganizzazione. “Colpa” anche di una disposizione della Regione che ha, di fatto, trovato molte strutture impreparate.

I 69ENNI. Intanto, la Asl comunica che nella giornata di domani 13 aprile, c’è capienza presso tutti i punti vaccinali di popolazione. Possono, pertanto, essere vaccinate a sportello, quindi senza prenotazione, anche le persone di 69 anni (classe 1952) presso uno dei centri vaccinali presenti nel distretto sanitario di appartenenza. Per accelerare le operazioni, si consiglia di portare con sé il modulo di consenso informato già compilato e da firmare al momento della somministrazione.

di Redazione 


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